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Apple e Google: le notifiche push delle app usate come strumento di sorveglianza governativo da diversi paesi

Si è venuto a scoprire che Apple e Google sono state costrette da delle autorità straniere a fornire ai governi le notifiche generate dalle app dei telefoni cellulari. La cosa è venuta fuori in una lettera aperta scritta dal senatore statunitense Ron Wyden e indirizzata al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, dove sono stati spiegati i vari dettagli sulla faccenda, anche se non sono noti i governi che hanno chiesto queste informazioni, definiti infatti soltanto “agenti governativi esteri“.

I dati delle notifiche delle app sui dispositivi Google e Apple ai governi alleati degli USA

Le app generalmente elaborano i dati in maniera indipendente e non si affidano ai sistemi operativi, ma le notifiche devono per forza passare dai server di Google o Apple. Grazie a questo passaggio, noi tuttti riceviamo le notifiche push di messaggi o post di nostro interesse appena viene generata. Ovviamente queste notifiche non contengono dati troppo personali, ma possono rivelare un bel po’ di cose: i servizi a cui una persona è iscritta e la propria posizione, ad esempio.

Tutti dati che, quando messi assieme, possono formare un quadro abbastanza generale su una persona. Secondo Reuters, gli agenti governativi che hanno chiesto queste informazioni sono anche americani, e che quelli esteri proverrebbero tutti da paesi democratici che sono alleati con gli Stati Uniti.


Apple, Google

Con i dati di queste notifiche, i governi volevano fare diverse cose, come associare messaggi anonimi a determinati account. Un dettaglio poco chiaro riguarda da quanto tempo questa pratica venisse applicata.

Apple e Google non hanno negato la cosa. Il colosso di Cupertino ha ammesso di non aver potuto rivelare queste richieste governative per ordine della Casa Bianca, ma ora che sono diventate di dominio pubblico le includerà in ogni rapporto periodico sulla trasparenza. Google invece ha dichiarato che nei suoi rapporti sulla trasparenza si discute di questa cosa delle notifiche push già da tempo. Il Dipartimento della Giustizia invece si è rifiutato di commentare sia la situazione che le dichiarazioni delle due aziende.

Apple, Google

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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