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“Starcraft 2 ha portato a Blizzard meno soldi di un cavallo venduto su World of Warcraft”

Starcraft 2, pur essendo considerato una vera e propria pietra miliare nel panorama degli strategici in tempo reale, rappresenta anche l’ultimo capitolo della serie. Gli appassionati attendono un seguito ormai dal 2016, anno d’uscita dell’ultimo pacchetto missioni “Nova Covert Ops”, ma un ex sviluppatore di Blizzard ha spiegato la triste verità dietro la mancanza di nuove iterazioni del franchise.

Jason Hall, precedentemente impiegato presso l’azienda di Irvine e ora sviluppatore indipendente, ha raccontato un aneddoto piuttosto curioso ma davvero emblematico sul gioco e in particolare sui suoi risultati finanziari. Nonostante i 3 milioni di copie vendute nel primissimo mese dal lancio, i ricavi di Starcraft 2 sarebbero davvero irrisori rispetto a quelli generati dalle microtransazioni in altri titoli.

Hall ha portato l’esempio specifico di un cavallo venduto su World of Warcraft al prezzo di circa 25 dollari. Una cifra molto alta, che non ha comunque impedito all’articolo di totalizzare oltre 140.000 acquisti in meno di tre ore, producendo ricavi letteralmente per milioni di dollari e molto più velocemente del celebre titolo strategico.

Starcraft 2

Le microtransazioni generano più ricavi di Starcraft 2

Lo sviluppatore ha affrontato la questione in un video pubblicato da Pirate Software, il suo stesso canale Youtube. Nello specifico stava parlando del suo lavoro all’interno di Blizzard, azienda per cui ha lavorato per un periodo di circa un paio d’anni, finendo per toccare il delicato tema delle microtransazioni nei giochi e spiegando perchè siano così remunerative per i team di sviluppo.

cavallo World of Warcraft

Pur non specificando il nome del cavallo incriminato, è facile risalire al popolare Destriero Celestiale, pubblicato nello stesso periodo di Starcraft 2 e all’epoca protagonista di accese polemiche. Che non ne hanno però minato il successo commerciale, secondo quanto raccontato da Hall, visto che si è dimostrato un prodotto più remunerativo di uno dei più grandi RTS di tutti i tempi.

“Questo è” ha concluso lo sviluppatore, “questo è tutto il meme. Se vi state chiedendo perchè le compagnie inseriscano le microtransazioni, è perchè ci sono degli str***i che continuano a comprarle tutte”. Nonostante le buone vendite perciò, è facile intuire come Blizzard abbia scelto di mettere in soffitta la serie per concentrarsi su quelle che sembrano delle vere galline dalle uova d’oro. Con l’ingresso nella famiglia Xbox però, i fan di Starcraft possono tornare a sperare di vedere la celebre serie tornare in auge in qualche modo, visti i continui riferimenti a essa fatti da Phil Spencer in diverse dichiarazioni ufficiali.

Starcraft 2

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Andrea Schietroma

Andrea Schietroma

Rapture è la mia località di villeggiatura ideale. Strano? Beh, l'altra è Raccoon City. Vivo in un sottoscala di Pandora e il mio vicino di casa è Claptrap, per cui scrivo articoli sotto dettatura. Se non vi piacciono, parlate con lui.

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