Il mondo dell’arte è pieno di oscuri segreti: dove è ambientata la Gioconda di Leonardo? Chi sono i protagonisti de I Coniugi Arnolfini di Van Eyck? E, più recentemente: chi è Banksy? L’ultimo di questi 3 misteri potrebbe essere stato definitivamente risolto da due studiosi italiani. Secondo Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, due dei massimi esperti mondiali di street art, il vero nome del noto artista sarebbe Robin Gunningham.
I due studiosi avrebbero dato la conferma (quasi) definitiva di quanto già riportato dal Daily Mail e il Mail on Sunday, quest’ultimo ha addirittura fornito delle fotografie che ritraggono il più noto street artist del mondo. Ma come è stato possibile risalire alla sua identità e quanto dovremo attendere per avere la conferma definitiva? Scopriamolo insieme.
Banksy ha un nome e un cognome, finalmente?
Le ricerche attorno alla vera identità del più noto street-artist del mondo sono iniziate ormai anni fa e, nel tempo, molti erano stati i nomi accostati a questa incredibile figura: si è parlato di donne, uomini, addirittura collettivi di artisti, ma mai nessuna ipotesi era ricca di prove come quella che si sta diffondendo in queste ore.
Per risalire al vero nome e volto dell’artista sarebbe stata letteralmente setacciata la città di Bristol, ove Gunningham è nato ed è cresciuto frequentando una scuola privata. Sarebbe stata raccolta anche la testimonianza della donna che ha acquistato quella che, per un breve periodo, sarebbe stata la stanza dove l’artista ha alloggiato.
«Ho comprato la casa in cui viveva. Aveva affittato una stanza ma penso che ci fossero stati problemi con gli inquilini e il proprietario dovette riprendersela o qualcosa del genere, quindi la stava semplicemente vendendo (…) Quando mi sono trasferita lì, il posto era coperto di graffiti e cose del genere. Ho buttato le cose nel cestino. A quei tempi non era ancora nessuno, se non un vandalo che si divertiva a fare graffiti in giro per Bristol. A volte mi tiene sveglia la notte pensare a quello che ho fatto».
Camilla Stacey, curatrice della Here Gallery di Bristol (fonte)
Il processo che farà cadere definitivamente la maschera?
Il noto street artist è tornato al centro delle polemiche dopo essere stato citato in giudizio dall’imprenditore Andrew Gallagher per diffamazione: l’artista sembra essere ormai destinato a mostrarsi a volto scoperto in tribunale, mettendo definitivamente fine ad uno dei misteri più intriganti del mondo dell’arte moderna.
Lo street artist, noto per le sue iconiche rappresentazioni, che mirano a denunciare la società moderna e la guerra, ha dichiarato (tramite il suo entorurage) di aver sempre presenziato in incognito alle sue più note mostre: Gunningham sarebbe stato presente anche durante l’epocale auto-distruzione della sua opera, battuta all’asta per quasi un milione di dollari.
