“L’ultimo film di Hayao Miyazaki”: una frase che si è sentita dire spesso negli ultimi 30 anni; per la precisione tre volte. La prima è stata nel 1997 con la Principessa Mononoke. Dopo l’uscita della pellicola il regista valutò di ritirarsi, ma poi ci ripensò e si mise al lavoro su La città incantata, pellicola che gli avrebbe portato il premio Oscar come miglior film d’animazione.
La seconda volta avvenne nel 2013 con Si alza il vento. L’annuncio di Miyazaki fu molto serio in quel caso: alla Mostra del cinema di Venezia dichiarò di ritirarsi dopo Si alza il vento, il suo ultimo film. Ma ecco che nel giro di un anno il maestro tornò sui suoi passi: nell’agosto 2014 il producer dello Studio Ghibli Toshio Suzuki annunciò il possibile ritorno sulle scene di Miyazaki. Così è stato. Dapprima con un corto, uscito nel 2018 per il Museo Ghibli (Kemushi no Boro). E poi con il film che vedremo tra poco nelle sale italiane: Il ragazzo e l’airone.
Arriviamo così alla terza volta in cui si è parlato di “ultimo film di Miyazaki”, rappresentata proprio da questa pellicola. In questo caso però è stato un fraintendimento di molti appassionati e testate, perché il regista non ha mai parlato di un suo ritiro dopo Il ragazzo e l’airone. Anzi: Toshio Suzuki ha confermato che Hayao Miyazaki è già al lavoro al suo prossimo film.
Hayao Miyazaki non si ritira, ma continua
Che Miyazaki proseguirà nel suo lavoro con lo Studio lo sappiamo già da inizio settembre. In occasione del Toronto Film Festival, il portavoce Ghibli Junichi Nishioka aveva annunciato che Miyazaki era tornato in studio già “con nuove idee” dopo Il ragazzo e l’airone. Dopo Nishioka, ecco che è arrivata un’altra conferma da parte di Toshio Suzuki, attuale direttore esecutivo Ghibli. Ad alcune testate invitate nello Studio (tra cui la francese “Libération”), Suzuki ha ribadito che Hayao Miyazaki sta già lavorando al suo prossimo film: il maestro sembra inarrestabile.
Pensa tutti i giorni al prossimo progetto, non lo posso fermare, ci ho rinunciato. […] Non ci provo nemmeno più a convincerlo del contrario, anche se facessimo un film fallimentare. Nella realtà c’è solo il lavoro a incantarlo. [….] Ne abbiamo parlato proprio adesso e mi ha dato qualcosa di meraviglioso. Ha detto, ‘Ad ogni modo, di cosa ha parlato il mio ultimo film? Non me lo ricordo più’. Ed ecco che inizia a parlare di un nuovo progetto, perciò non lo fermo più.
Suzuki ha aggiunto che non andrà in pensione nemmeno lui fintantoché lavorerà il regista. Il producer Ghibli pensa che Miyazaki potrebbe continuare anche fino a 90 anni. Queste dichiarazioni arrivano dopo l’annuncio dell’acquisizione dello Studio Ghibli da parte di Nippon TV, che sarà effettiva dal prossimo 6 ottobre. Suzuki e Miyazaki rimarranno infatti all’interno dello Studio con un ruolo attivo: il producer diventerà direttore rappresentativo; Miyazaki invece sarà direttore e presidente onorario. Oltre che, naturalmente, possibile regista di un altro film.
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Fonte: Libération
