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Supersex: cosa aspettarci dalla serie con Alessandro Borghi nei panni di Rocco Siffredi

Senza nasconderci dietro un dito, lo show Supersex targato Netflix attira attorno a sé molta curiosità per una ragione scontata e chiara: il mondo del porno. Attira le persone di ogni genere e orientamento, un po’ come la luce per le falene, ma si è molto restii (per non dire imbarazzati) ad ammetterlo.
Anche se questo particolare settore dell’industria cinematografica riveste un ruolo significativo nella produzione e fruizione di contenuti non adatti ai minori, è tutt’oggi costellato da tabù, bigottismo e doppia morale. Troveremo forse una lotta contro questo sistema discriminatorio?

Non esattamente. Non abbiamo molti indizi sul progetto Supersex, ma quel che sappiamo ci porta su un binario diverso. Intanto, possiamo dire con certezza che esso è incentrato sulla vita e carriera dell’unico e inimitabile divo del porno nostrano, Rocco Siffredi, impersonato dal camaleontico e talentuoso Alessandro Borghi. Sulla scelta della trama e del casting, direi che partiamo bene. Naturalmente ci saranno occasioni in cui la tematica del sesso avrà il suo spazio, ma se vi aspettate sette episodi “pop-porno”, avete scambiato una piattaforma per un’altra.

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Alessandro Borghi interpreta Rocco Siffredi

Supersex: trame e riferimenti alla vita di Rocco Siffredi

Il sesso avrà un ruolo fondamentale in Supersex, ma in sette episodi dalla durata di circa 50 minuti si troverà spazio anche al racconto della vita e della carriera del più grande pornodivo italiano, attraverso ambizioni e fragilità. Quindi non solo sesso, ma verrà dato notevole spazio anche a tutto ciò che ha ruotato ( e ruota) intorno alla vita di Rocco Siffredi: come si è affacciato a questo mondo? Com’è riuscito a conciliare le relazioni sentimentali e la sua attività lavorativa? Quali difficoltà etiche e morali ha superato per diventare il Re del Porno che oggi conosciamo ma che non colleghiamo solo alla sua presenza sul piccolo (ma chiaramente grande) schermo? Ecco, immaginatevi un documentario sessuale ben recitato.

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E non solo per la presenza di Alessandro Borghi, la cui versatilità è indubbia, ma anche per altri elementi del cast molto validi. Insieme a lui, a raccontarci gli scorci inediti del passato e della vita di Siffredi, troveremo Jasmine Trinca nel ruolo di Lucia; Adriano Giannini in quello di Tommaso; Linda Caridi in quello di Tina e Saul Nanni nei panni della versione giovanile di Siffredi. Supersex è prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, una società del gruppo Fremantle, e da Matteo Rovere per Groenlandia, società del gruppo Banijay. La sceneggiatura è stata scritta dalla showrunner Francesca Manieri.

VEDI ANCHE: Supersex: Alessandro Borghi parla della serie su Rocco Siffredi: “Abbiamo girato 50 scene di sesso”

Durante l’evento See What’s Next, Tinny Andreatta, vicepresidente dei contenuti italiani di Netflix, ha ribadito quanto fosse importante portare questo genere di contenuti in piattaforma, in quanto: “Le nostre sono storie coraggiose perché toccano argomenti controversi e provocatori, sfidando tabù, pregiudizi e convenzioni; sono storie uniche, che, messe insieme, compongono un ricco mosaico che si rivolge a pubblici diversi e alle diverse necessità di trovare divertimento, curiosità, provocazione”.
Non ci resta che attendere il rilascio della serie Supersex e toccare con mano quanto sarà divertente, curiosa e provocante.

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Davide Romano

Davide Romano

Digital Copywriter per passione e per pagare la connessione WiFi. Cresciuto a cartoni, serie tv e film, mi piace scrivere recensioni, consigliare film/serie tv e anime. In me convivono The Office, Shameless, la saga di Harry Potter e One Piece. Tutte per uno, uno per tutte!

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