Uno degli eventi chiave di tutto Naruto, capace di far partire numerosi snodi di trama e di dare un senso all’esistenza di diversi personaggi, è il massacro degli Uchiha. Di questo drammatico avvenimento ci viene raccontato sin dai primi volumi del manga, quando tutto ciò viene giustificato con la scusa che Itachi avesse sterminato il Clan per testare le proprie capacità e diventare più forte.
Durante il volume 43 però, grazie al racconto fornito da Tobi a Sasuke dopo la fine dello scontro col fratello maggiore, veniamo a sapere le vere motivazioni dietro il massacro. Tale racconto sconvolge completamente la vita di Sasuke, portandolo a cambiare radicalmente i propri obiettivi e l’opinione che fino a quel momento aveva avuto del fratello maggiore.
Il reale motivo che portò al massacro degli Uchiha è da far risalire a diversi anni prima della nascita di Itachi, al tempo del Secondo Hokage e delle sue infelici decisioni riguardo la vita del Clan Uchiha nell’ottica del Villaggio.
Dopo il tradimento di Madara e la sua morte in seguito allo scontro col Primo Hokage, infatti, sia Tobirama sia gli Anziani iniziarono a fidarsi sempre meno degli Uchiha, premendo anzi affinché questi fossero esclusi dalla vita politica del Villaggio: è proprio per questo che il Clan ad oggi è situato ai margini di Konoha, isolato rispetto al resto della città. Non si tratta di una decisione presa dai Leader del Clan, bensì dalle figure decisionali del Villaggio al solo scopo di poterli tenere meglio d’occhio.
Col tempo, però, gli Uchiha iniziarono a sentire una certa insofferenza rispetto all’atteggiamento del Villaggio nei loro confronti e a progettare un colpo di stato. A quel punto a Itachi, che già da qualche tempo ricopriva il ruolo di spia degli ANBU all’interno del Clan, venne affidato il compito di sterminare tutti gli Uchiha per sedare la possibile rivolta. Il responsabile dell’ordine fu Danzo, capo della Radice, che promise al sottoposto di non far del male a Sasuke in cambio della sua obbedienza.
Itachi ha dunque accettato di sterminare tutto il suo clan per il bene del Villaggio e, in definitiva, perché almeno il fratello potesse sorpavvivere.
