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Hollywood, lo sciopero di attori e sceneggiatori si estende anche all’industria videoludica

La tensione che si respira ad Hollywood a seguito delle manifestazioni di attori e sceneggiatori in sciopero non accenna a diminuire, tutt’altro. Adesso, nella lotta per la rivendicazione dei propri diritti salariali, il gruppo SAG-AFTRA individua un altro antagonista sul campo di battaglia: l’industria dei videogames.

Il sindacato attori e sceneggiatori, sceso in campo per manifestare in quel di Hollywood contro lo strapotere dei produttori e degli studios americani, considera di estendere l’impegno anche nel panorama videoludico. Il motivo è presto detto: tutelare gli artisti che prestano la propria voce e/o le proprie fattezze per i personaggi dei videogames.

Hollywood

Hollywood aumenta la dimensione del suo sciopero?

Dal 5 settembre, gli oltre 160.000 iscritti al sindacato degli attori Sag-Aftra decideranno se autorizzare uno sciopero contro le società che producono videogames. La votazione online si chiuderà il 25 settembre: il giorno dopo comincerà la contrattazione per il nuovo contratto con i rappresentanti di Electronic Arts, Activision, Disney Character Voices, Warner Bros Games e altre compagnie del settore.

Dal canto loro, In una dichiarazione all’emittente BBC, Audrey Cooling, portavoce delle aziende di videogiochi coinvolte nelle trattative, ha affermato che tutte le parti sono alla ricerca di un “contratto equo” che rifletta il lavoro degli artisti. “Stiamo negoziando in buona fede e speriamo di raggiungere un accordo vantaggioso per entrambe le parti il prima possibile“, ha dichiarato.

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Il gruppo SAG-AFTRA ha chiari gli obiettivi che persegue, espressi dalla presidente Fran Drescher: aumento salariale dell’11% per gli artisti coinvolti nei videogiochi e una maggior tutela riguardo l’uso delle IA (punto molto caldo ad Hollywood, secondo il quale rappresenta una vera e concreta minaccia ai professionisti del settore e alla settima arte in generale).

In uno dei recenti interventi, la presidente Drescher ha ribadito come: “Ancora una volta ci troviamo di fronte all’avidità e alla mancanza di rispetto dei datori di lavoro. E ancora una volta, SAG-AFTRA si oppone alla tirannia per conto dei suoi membri. La voce e la performance capture AI sono già tra gli usi più avanzati delle intelligenze artificiali: la minaccia in questo caso è particolarmente reale. Senza vere tutele contrattuali, i datori di lavoro chiedono agli artisti di partecipare inconsapevolmente all’estinzione della loro arte e dei loro mezzi di sostentamento.”

Sembra che la pace per le vie di Hollywood sia ancora lontana. Non ci resta che attendere gli sviluppi di questa dura lotta sindacale.

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Davide Romano

Davide Romano

Digital Copywriter per passione e per pagare la connessione WiFi. Cresciuto a cartoni, serie tv e film, mi piace scrivere recensioni, consigliare film/serie tv e anime. In me convivono The Office, Shameless, la saga di Harry Potter e One Piece. Tutte per uno, uno per tutte!

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