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La scenografia di Oppenheimer è un misto di realtà e finzione

Tra qualche settimana anche i cinema italiani inizieranno a proiettare in sala Oppenheimer, ultima fatica del regista Christopher Nolan che porta sul grande schermo la figura del famoso fisico e il suo vissuto per quanto riguarda il progetto Manhattan. Nel ruolo del padre dell’atomica troviamo un Cillian Murphy che ha già ricevuto numerosi complimenti per la sua performance attoriale. Insieme a lui compaiono nel cast numerose figure di spicco quali Emily Blunt, Robert Downey Jr., Matt Damon, Florence Pugh e tanti altri.

Il regista è famoso soprattutto per la capacità di riuscire a girare scene pazzesche nel modo più reale e pratico possibile. Ci sono molti esempi nella sua filmografia, per esempio famosa è la scena del camion che si ribalta ne Il Cavaliere Oscuro, o il treno merci che attraversa la città in Inception. Parlando sempre di aerei, in Tenet è riuscito a farne schiantare uno vero contro un hangar. Questi sono solo alcuni degli esempi, ma il regista ha collezionato numerose scene incredibili proprio grazie alla loro autenticità. 

Durante le prime speculazioni su Oppenheimer c’era qualcuno convinto che Christopher Nolan avesse fatto esplodere davvero una bomba atomica. Ovviamente il regista non ha fatto saltare in aria nessun ordigno nucleare, cosa che comunque gli sarebbe stata vietata anche se solo ci fosse stata l’intenzione. Però anche per questo suo ultimo progetto Nolan ha puntato ancora una volta a restituire il maggior realismo possibile, sfruttando molto lavoro pratico realizzato dagli scenografi.

Oppenheimer

Oppenheimer: il lavoro sul set e la scenografia

Per Oppenheimer, Christopher Nolan aveva scelto la città di Los Alamos in New Mexico come luogo per le riprese. Nulla di inaspettato dato il fatto che la vera bomba venne costruita proprio in quel luogo. Il primo problema però si presentò quando il regista e il suo direttore artistico Ruth De Jong si resero conto che la città, ovviamente, non aveva più l’atmosfera di quegli anni. De Jong ha infatti dichiarato:

“Christopher e il figlio andarono in città e si resero conto che era troppo moderna. C’era uno Starbucks ad ogni angolo. Mi disse che se volevo potevo controllare io stessa ma lui non aveva più intenzione di girare lì”

Da quel momento iniziarono nuove ricerche per la location. Finirono sul Ghost Ranch, un terreno di ventunomila acri situato nella parte nord del New Mexico. Inizialmente l’idea di Ruth De Jong fu quella di ricostruire la città sia negli esterni che negli interni. Partì da un modello 3D per riuscire a capire come permettere agli attori di passare dagli interni agli esterni in maniera fluida. Purtroppo però questo progetto superò il budget stanziato dalla produzione per la scenografia.

Cristopher Nolan dirige Oppenheimer

La soluzione adottata per la scenografia di Oppenheimer

Fortunatamente Ruth riuscì a trovare una soluzione al problema. Lei notò come gli interni delle strutture presenti nella vera Los Alamos fossero ancora perfetti per il periodo storico del film. Decise così di proporre a Nolan di girare la maggior parte degli esterni nella ricostruzione della città nel Ghost Ranch, e di fare gli interni nella Los Alamos autentica. Questo non solo permise di abbattere i costi, ma fece sì che in alcune scene gli attori avessero qualcosa di molto reale sul quale recitare. 

Per esempio Cillian Murphy ed Emily Blunt girarono degli esterni proprio davanti la casa che appartenne al vero Julius Robert Oppenheimer. Ricordiamo che il film arriverà nelle nostre sale il 23 agosto. Per chi ne avesse la possibilità consigliamo anche di recuperarlo in una delle poche sale IMAX presenti in Italia. 

LEGGI ANCHE: Oppenheimer, alcuni dialoghi del film potrebbero essere difficili da sentire: la parola di Nolan

Cillian Murphy e la chiamata per Oppenheimer: l’attore racconta come è stato ingaggiato per il ruolo

Fonte: IndieWire

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Alessandro Butera

Alessandro Butera

Appassionato di cinema e di tutto ciò che vi ruota intorno, compresi retroscena e curiosità

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