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The Truman Show: Andrew Niccol, a 25 anni dall’originale, ha un’idea per una serie tv sequel

The Truman Show ha compiuto 25 anni. Nonostante l’età, però, il sorprendente film con uno straordinario Jim Carrey come protagonista e diventato immediatamente un classico, sembra essere in qualche modo più attuale che mai.

In una società in cui i reality show spadroneggiano sui palinsesti televisivi e in cui l’avvento dei social network ci ha reso tutti personaggi più o meno consapevoli di mondi incentrati su noi stessi, la creatura diretta da Peter Weir e scritta e sceneggiata da Andrew Niccol è diventata, col tempo, una profezia del nostro modo di vivere odierno.

In occasione dell’anniversario Screen Rant ha parlato con lo sceneggiatore di The Truman Show (l’uomo che sta dietro ad altri capolavori del calibro di Gattaca e Lord of War) che ha annunciato di avere in testa un’idea precisa per un’eventuale serie tv.

The Truman Show

Tanti Truman che non si conosceranno mai

A sentire Niccol, la storia di Truman Burbank, uomo qualunque cresciuto sotto la lente d’ingrandimento di telecamere che ne raccontavano in diretta l’intera vita e circondato di persone che non erano altro che attori intenti a impersonare personaggi utili al racconto legato alla sua esistenza, potrebbe avere un sequel dai risvolti ancora più oscuri:

“Si è parlato di fare un musical o una serie legati a The Truman Show. Quando si tratta di una forma d’arte diversa, non credo che una nuova opera possa togliere qualcosa all’originale. Nella mia versione di una serie, ho pensato che sarebbe divertente se dopo che Truman ha attraversato il cielo, il pubblico avesse chiesto a gran voce di continuare. Immagino che sarebbe nata una rete con più canali che avessero tutti come protagonista un soggetto nato nello show. Se lo ambientassi a New York ci sarebbe una ragazza che vive nell’Upper East Side, un ragazzo di Harlem, un bambino di Chinatown, eccetera”.

“Siccome sarebbero tutti sul loro canale e si muovono nei loro circoli di conoscenze, non sarebbero mai destinati a incontrarsi. Ma alla fine della prima stagione, il ragazzo di Harlem e la ragazza ricca si ritroverebbero attratti l’uno all’altra. Entrambi percepirebbero che l’altro si comporta in maniera diversa da chiunque abbiano mai incontrato… perché per la prima volta avrebbero incontrato qualcuno che non stesse recitando! (Nella seconda stagione la rete cercherebbe disperatamente di stroncare la loro storia d’amore)”.

The Truman Show

The Truman Show ai tempi di Instagram

Un’idea sicuramente interessante, quella del filmmaker, che potrebbe portare a trame ricche di spunti di diverso tipo sia per quanto riguardi un’eventuale società strutturata in quel senso che sul modo in cui un’azienda di comunicazione gestirebbe i rapporti interpersonali non desiderati tra comunità diverse e persone di rango sociale dissimile.

Qualche anno fa anche Jim Carrey, interrogato in merito al successo e al lascito di the Truman Show aveva parlato di un possibile sequel e di come la storia potrebbe essere diversa ai giorni nostri dopo l’avvento dei social network e degli influencer: 

“Credo che il Truman Show sia quello che viviamo oggi su un livello più piccolo. Il film ci presentava un’idea su un piano macro, mentrre ai giorni nostri credo tutti abbiano il proprio piccolo Truman Show. Spesso mi sono chiesto come si sarebbe sentito Truman una volta fuori dal programma. Mi ci è voluto un po’ per capire che probabilmente si sarebbe sentito solo, perché una volta che lui ne era uscito, tutti sarebbero voluti entrare nella cupola”.

Non ci resta che aspettare, dunque, e sperare che un giorno il progetto di portare alla luce un sequel di qualche tipo venga ripreso in mano con le dovuta responsabilità e attenzioni che sono necessarie a continuare qualcosa di estremamente riuscito e significativo come The Truman Show.

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Fonte: 12

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