Dr Commodore
LIVE

One Piece, Oda spiega perché vuole finire al più presto il manga e cosa l’ha spinto a deciderlo [SPOILER]

I bambini e i giovani adulti giapponesi delle scorse generazioni hanno vissuto davvero dei momenti speciali, osservando la nascita di opere importanti come Dragon Ball, Naruto, One Piece e così via in modo decisamente più ravvicinato rispetto a noi occidentali, in un qualche modo “filtrati” dalle modalità con cui sono state diffuse e adattate queste opere.

I mangaka mantengono quasi sempre un contatto molto stretto con i lettori, seppur non in modo diretto, ricevendo le loro impressioni e a volte rispondendo anche alle loro lettere. Possiamo solo immaginare la felicità di un giovane lettore nel leggere le risposte del proprio beniamino dopo avergli mandato un messaggio.

Eiichiro Oda in particolare sembra essere più che entusiasta nel lavoro che svolge, e lo dimostra anche con la sua grande dedizione nella scrittura del manga. Tuttavia, non per tutti gli autori le cose vanno in modo così positivo: un esempio può essere dato dall’autore di Naruto, Masashi Kishimoto, il quale fu protagonista di un’affermazione interessante da parte di Oda diversi anni fa.

one piece

La pace di un mangaka

Negli scorsi giorni Oda ha fatto abbastanza preoccupare i fan per via di una sua dichiarazione riguardante la propria salute. Non aveva detto in realtà chissà che di troppo grave, ma solo il fatto di aver tirato fuori il discorso sulle sue “aspettative di vita” sembra aver acceso un campanello d’allarme tra i lettori, specialmente perché ormai è ben noto il modo in cui lui svolge il suo lavoro, dormendo pochissime ore e lavorando per lunghi periodi di tempo alla scrittura, mangiando anche molto poco.

Oda ha detto però di seguire i consigli del suo dottore, di fare delle passeggiate ogni giorno, e inoltre si prende regolarmente delle pause. Questo è il modo in cui egli vive la sua vita da mangaka, dopo 25 anni ininterrotti di One Piece. Su Twitter, Sandman condivide un pensiero che Oda ha avuto nei confronti di Kishimoto, nato dopo che Naruto è terminato:

Dopo la fine di Naruto, Kishimoto disse a Oda che adesso avrebbe potuto passeggiare con suo figlio in un giorno di sole ogni volta che gli andava. Oda fu molto rattristato nel sentire ciò, ma al contempo è stato motivato nel disegnare One Piece per un futuro in cui potrà passeggiare quando vorrà (2018).

Queste parole ci fanno comprendere ulteriormente il “rimpianto” di Oda nel lavorare così tanto, sebbene l’estensione della storia di One Piece sia stata data in realtà dal mangaka stesso. Inoltre, quest’affermazione sembra svelare anche la “risolutezza” con cui l’autore sta continuando a scrivere la sua opera nel corso di questi anni.

Il desiderio di arrivare ad un momento di “pace”, in cui potrà passare il tempo con la sua famiglia, dimostra che il mangaka potrebbe essere più serio che mai nel voler terminare la sua opera in tempi non troppo estesi. Vogliamo ricordare che dopo quest’affermazione (che, a quanto dice Sandman, è stata rilasciata nel 2018) nel 2019 Oda disse di voler finire il manga in 5 anni, e nel 2022 l’autore ha svelato di voler cercare di chiudere la storia in tre.

Visto il “sogno” di Oda nel poter passare il suo tempo libero in modo sereno, potrebbe darsi allora che il finale arriverà davvero con una tempistica più o meno accurata a quella dichiarata diversi mesi fa.

Potrebbe interessarti:

ONE PIECE, IN UN NUOVO DISEGNO ODA AGGIUNGE UN DETTAGLIO INEDITO ALL’ASPETTO DI NAMI

Articoli correlati

Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

Condividi