Nella nottata italiana del 17 Aprile 2023 i server Blizzard hanno registrato un nuovo attacco DDoS, il quale ha provocato diversi problemi di latenza elevata e disconnessioni tra gli utenti intenzionati a rilassarsi e spendere un po’ di tempo sui loro giochi multigiocatore online preferiti.
Non è la prima volta che dei malintenzionati mirano ai server Blizzard con questi attacchi, con l’ultimo che ha fatto notizia indirizzato all’host di Overwatch 2 nel periodo corrispondente al suo lancio. Ma quello di Ottobre non è stato l’unico attacco registrato finora dall’azienda statunitense in questo lasso di tempo, con tanti altri di minore entità, mitigati, o piuttosto pesanti che lo hanno seguito creando un disservizio.
In questo attacco sono stati presi di mira i server host di World of Warcraft, di Call of Duty (costantemente tempestato da attacchi in determinate playlist) e nuovamente di Overwatch 2. L’avviso dell’attacco e delle possibili conseguenze è arrivato attraverso i principali canali di comunicazione Blizzard e sui social network come Twitter.
Furia tra i giocatori dei titoli Blizzard
Le rispettive community dei 3 giochi i cui server sono stati presi di mira dall’attacco si sono rivelate poco pazienti nei confronti di Blizzard, inveendo contro l’azienda e invitandoli a mettere a posto i loro server o investire di più su di questi, stufi di essere costantemente bloccati dal poter giocare. Sono stati tantissimi infatti i giocatori che durante gli attacchi sono stati tagliati fuori dalle partite o che si sono ritrovati in una lunga coda soltanto per accedere al client di Battle.Net, finendo poi per lamentarsene sui vari social e siti come Twitter e Reddit.
Dopo un costante monitoraggio da parte di Blizzard l’attacco è terminato poche ore dopo, segnalato ai vari utenti con un post su Twitter dove veniva anche consigliato un metodo per mettere a posto la connessione al client qualora ci fossero ancora problemi di login.
Seppur la situazione sia tranquilla per il momento, il “bollettino vittime” tra i giocatori è discretamente elevato, con molti giocatori bannati dalle partite competitive a causa della disconnessione e dalla penalità che consegue in caso di abbandono delle partite. Ci sarà un bel lavoro da fare per il supporto di Blizzard, indaffarato a mettere a posto questa situazione e revocare le punizioni inflitte ingiustamente.
