Tempo di aggiornamenti per WhatsApp, con l’applicazione di messaggistica tra le più famose in Italia che ha tutte le intenzioni di aggiungere tutte quelle funzionalità, importanti e non, che in questo momento la portano ad essere leggermente più indietro rispetto alla concorrenza. Uno sguardo in particolare (e per ovvie ragioni visti i trascorsi di Meta) viene dato alla sicurezza e alla protezione della privacy degli utenti, con la costante ricerca di nuove addons da offrire.
L’ultimo ritrovato da WhatsApp per garantire un nuovo strato di sicurezza è la possibilità di bloccare le proprie chat e proteggerle con l’accesso solo tramite impronta digitale. Questa funzionalità è stata ritrovata nella versione di WhatsApp beta 2.23.8.2 solo per Android, anche se possiamo aspettarci che essa venga introdotta anche su iOS, se non lanciata in contemporanea su entrambi i sistemi.
Specifichiamo inoltre che essa non è stata messa a disposizione nemmeno ai partecipanti del beta testing, ad indicare che la funzionalità è ancora in fase di sviluppo, e non è pronta per essere provata. Il ritrovamento è stato fatto nel codice stesso dell’applicazione, che tutto sommato risulta in uno stadio avanzato, e potrebbe finire presto in fase di test.
Il funzionamento delle chat protette su WhatsApp
Per tutte le applicazioni ormai esiste uno standard piuttosto user-friendly che permette anche all’utente meno esperto di poter godere delle funzionalità più utili in maniera semplice e veloce. Anche nel caso di WhatsApp il blocco chat con impronta digitale si mostra come semplice pulsante on/off presente direttamente nelle impostazioni di una specifica chat.
Tale protezione impedisce a chiunque, escluso il proprietario dell’account, di poter accedere alle varie chat, comprese le chat di gruppo. Un livello di sicurezza che va ad aggiungersi al blocco dell’intera applicazione tramite impronta digitale, ormai implementato da diversi anni e disponibile nella sezione Privacy delle impostazioni generali. I file multimediali inoltre che verranno mandati all’interno delle chat bloccate, non avranno il download automatico, e ancora non è chiara la loro destinazione quando vengono scaricate o la destinazione dei file già scaricati.
Sembra inoltre che tutte le conversazioni bloccate vengano raggruppate in una categoria che viene sbloccata appunto dall’inserimento dell’impronta, ma c’è bisogno di ulteriori informazioni al riguardo che probabilmente vedremo prossimamente. Indubbiamente gli sviluppatori di WhatsApp dovranno fare le dovute valutazioni al riguardo di una funzionalità che appare ridondante, ma se gli utenti la approveranno, si ritroveranno alla fine con una protezione opzionale aggiuntiva che male non fa.
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