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[VIDEO] Tesla rimpiazza i sensori di parcheggio per risparmiare, ma ora le auto sbattono ovunque

Anche Tesla, come tutte le aziende che da piccole realtà diventano compagnie globalmente affermate, è finita con il dover tagliare i costi e ridurre le feature offerte nei suoi prodotti. Creare migliaia e migliaia di automobili, specialmente se elettriche, di sicuro comporta degli investimenti importanti e che a lungo andare non riescono a sorreggere tutti gli optional offerti inizialmente.

Ciò è successo nei confornti della regolazione lombare per il passeggero anteriore, e lo stesso è avvenuto poi per la moquette nel bagagliaio anteriore. Poco dopo c’è stata anche la scomparsa del caricatore mobile, e ora Tesla ha deciso che per risparmiare denaro e migliorare i margini di profitto degli azionisti, una buona idea sarebbe stata quella di rimuovere i sensori di parcheggio anteriori e posteriori nelle Model 3 e Model Y.

In aggiunta, sebbene ciò sarebbe potuto essere un modo verosimilmente intelligente di risolvere la questione, rimpiazzando i sensori di parcheggio con dei sensori alternativi e più economici, questa non è stata la soluzione vagliata da Tesla, la quale ha deciso di non inserirli del tutto.

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Tesla e le scelte volte al risparmio

Quelli che Tesla utilizzava per le sue auto elettriche erano dei sensori di parcheggio a ultrasuoni, i quali sfruttano le onde ultrasoniche per rilevare la distanza dagli oggetti sia nella parte frontale che quella posteriose di un autoveicolo.

Tuttavia, adesso l’unico elemento che viene fornito per quando ci si trova in fase di parcheggio è una telecamera che costruisce un’immagine dell’ambiente che circonda il veicolo, fornendo una “valutazione accurata” di quanto l’auto si trova vicino a degli oggetti.

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Un rivenditore di auto elettriche nel Regno Unito e possessore di una Tesla ha voluto però dimostrare come questa soluzione non sia poi così funzionale, anzi, è terribile. Si può vedere in un video come la Tesla proceda con l’inversione di marcia a bassa velocità andando a scontrarsi contro un pedone, e sostenendo al contempo di avere ancora spazio per andare ulteriormente indietro.

Nel video si può vedere in vari frangenti come la mappa dell’ambiente circostante non rimanga stabile, saltando costantemente. Inoltre, ad un certo punto si vede anche un camion sulla traiettoria dell’auto, sebbene nessun veicolo si sia mai mosso durante questa dimostrazione.

In tutto questo, l’azienda di Musk non ha neanche i mezzi per fermarsi automaticamente quando si trova in procinto di scontrarsi contro un ostacolo (ovvero la frenata di emergenza autonoma in retromarcia, tecnologia di sicurezza disponibile di default su numerose auto nuove).

Per risolvere questo problema, Tesla dovrà lavorare sodo in modo da far uscire un aggiornamento del software il prima possibile; si spera che nel frattempo i possessori di una Tesla riusciranno a parcheggiare “alla vecchia maniera”, senza affidarsi alle telecamere e utilizzando invece i metodi più comuni ed evergreen che si usano da sempre quando si parcheggia una macchina: specchietti e rotazione della testa.

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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