Jujutsu Kaisen, cos’ha fatto Gojo finora nel Regno della Prigione? L’autore lo spiega in un’intervista [SPOILER]

Di Yoel Carlos Schincaglia - 6 Marzo 2023

Satoru Gojo è ormai rinchiuso nel Regno della Prigione dal capitolo 91 di Jujutsu Kaisen, anche se nelle scorse settimane era riapparso in un flashback di Hana Kurusu. Nonostante quel piccolo cameo, il potente stregone deve ancora tornare in azione, e i suoi studenti stanno infatti cercando di liberarlo durante il Culling Game (o Girone Mietitore).

Il capitolo in cui è stato sigillato è uscito per la prima volta il 20 gennaio 2020, già più di 3 anni fa. I fan ovviamente hanno pure celebrato questo record negativo del personaggio, e ci sono anche account Twitter (@howlonginthebvox) che contano i giorni in cui lo stregone è sigillato.

Alcuni hanno iniziato a chiedersi come lo stregone passo il tempo all’interno del sigillo, e a come faccia a mangiare o a fare i propri bisogni. Tutti questi quesiti hanno recentemente trovato risposta in un’intervista fatta all’autore del manga Gege Akutami sulla rivista Jump Giga Early Spring 2023, uscita in Giappone lo scorso 27 febbraio.

Gojo nel Regno della Prigione

Akutami ha rivelato durante l’intervista che all’interno del Regno della Prigione il tempo non scorre, e che quindi i prigionieri non sentono il bisogno di mangiare o andare al bagno. L’autore ha poi spiegato un dettaglio che nel manga non è mai stato rivelato: tutti gli stregoni hanno infatti un qualcosa di “speciale” all’interno dello stomaco pensato apposta per missioni di lunga durata, che rende difficile per loro mangiare e di conseguenza le pause al bagno sono rare. Mentre per quanto riguarda quello che Gojo stia facendo al suo interno, probabilmente niente a parte tenere la testa vuota, visto che se penserebbe troppo lì dentro rischierebbe di impazzire.

L’intervista è poi continuata con domande riguardanti il Regno della Prigione. Oltre al suo essere un oggetto da collezione raro nell’universo della serie, è stato rivelato che esso è di fatto la forma che assunta dal monaco Genshin dopo che aveva sigillato molte maledizioni su di sé con la sua tecnica di barriera. Inoltre l’autore ha confermato che in passato altri stregoni sono stati imprigionati dentro di essa, e che il sigillo può contenere una persona sola e non può essere usata di nuovo se il prigioniero non è scappato o non si è ucciso.