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Ford modernizza i pignoramenti: se il proprietario non paga, l’auto si avvia da sola e va via

Ford ha recentemente presentato un brevetto per le sue auto dal sapore quasi distopico, intitolato: “Sistemi e metodi per riprendere possesso di un veicolo”. Il brevetto consiste nella creazione di un sistema che sfrutta la connessione con le automobili e grazie al quale strutture quali banche o società di leasing possono disattivare e bloccare a piacimento alcune funzioni specifiche dell’auto (come il condizionatore d’aria o la radio, o addirittura l’auto stessa), nel caso il loro cliente sia insolvente.

L’auto, con questo brevetto, potrebbe anche letteralmente essere riportata indietro da sola, se il cliente non ha ad esempio mantenuto i pagamenti. Il brevetto di Ford descrive anche come il blocco sia molto versatile: potrebbe essere momentaneamente rimosso in caso di emergenza medica, permettendo al veicolo di raggiungere una struttura sanitaria.

Ford sembra aver pensato davvero a tutto, tanto che possono essere impostati i blocchi anche secondo alcune precise condizioni. Questo consentirebbe ai proprietari di continuare a usare il veicolo durante la settimana per non interferire, ad esempio, con il loro lavoro. Il sistema potrebbe anche consentire all’auto di funzionare all’interno di una zona geografica definita.

Le altre funzioni e le perplessità del brevetto di Ford

Utilizzando i sensori GPS del veicolo per localizzarlo e altri sensori, come telecamere ottiche, lidar e sensori ad ultrasuoni, si può determinare se il veicolo è stato parcheggiato in un garage per dissuadere un tentativo di recupero da parte della banca o della società di leasing, agendo di conseguenza.

Insomma, Ford con questo brevetto punta a sapere esattamente dove sia il veicolo, e a controllarne a distanza ogni sua funzione. In questo modo, un cliente non adempiente verrebbe immediatamente punito semplicemente agendo sul mezzo stesso.

Oggettivamente questo brevetto sembra già piuttosto inquietante, ma Ford ha rassicurato il pubblico dichiarando che “non c’è alcun piano per implementarlo”, e che presentare brevetti su nuove invenzioni è una pratica commerciale normale. Tuttavia, la scoperta del brevetto ha sollevato alcune preoccupazioni sulla privacy e la sicurezza dei dati degli utenti, in particolare considerando che le auto connesse raccolgono una grande quantità di dati sulla posizione dell’utente e sulle attività del veicolo.

Il brevetto potrebbe anche avere implicazioni per l’industria dell’auto a guida autonoma, in quanto il sistema potrebbe consentire ai veicoli di riprendere possesso di sé stessi e guidare fino a un deposito per essere recuperati. Questo potrebbe sollevare preoccupazioni sulla sicurezza e l’etica dell’industria dell’auto a guida autonoma, in quanto potrebbe essere difficile giustificare la possibilità che un veicolo autonomo possa disattivare alcune funzioni o guidare in un deposito senza il consenso dell’utente.

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