Ford ha recentemente presentato un brevetto per le sue auto dal sapore quasi distopico, intitolato: “Sistemi e metodi per riprendere possesso di un veicolo”. Il brevetto consiste nella creazione di un sistema che sfrutta la connessione con le automobili e grazie al quale strutture quali banche o società di leasing possono disattivare e bloccare a piacimento alcune funzioni specifiche dell’auto (come il condizionatore d’aria o la radio, o addirittura l’auto stessa), nel caso il loro cliente sia insolvente.
L’auto, con questo brevetto, potrebbe anche letteralmente essere riportata indietro da sola, se il cliente non ha ad esempio mantenuto i pagamenti. Il brevetto di Ford descrive anche come il blocco sia molto versatile: potrebbe essere momentaneamente rimosso in caso di emergenza medica, permettendo al veicolo di raggiungere una struttura sanitaria.
Ford sembra aver pensato davvero a tutto, tanto che possono essere impostati i blocchi anche secondo alcune precise condizioni. Questo consentirebbe ai proprietari di continuare a usare il veicolo durante la settimana per non interferire, ad esempio, con il loro lavoro. Il sistema potrebbe anche consentire all’auto di funzionare all’interno di una zona geografica definita.
![ford repo patent lead 2 1](https://www.drcommodore.it/wp-content/uploads/2023/03/ford-repo-patent-lead-2-1-1024x576.jpg)
Le altre funzioni e le perplessità del brevetto di Ford
Utilizzando i sensori GPS del veicolo per localizzarlo e altri sensori, come telecamere ottiche, lidar e sensori ad ultrasuoni, si può determinare se il veicolo è stato parcheggiato in un garage per dissuadere un tentativo di recupero da parte della banca o della società di leasing, agendo di conseguenza.
Insomma, Ford con questo brevetto punta a sapere esattamente dove sia il veicolo, e a controllarne a distanza ogni sua funzione. In questo modo, un cliente non adempiente verrebbe immediatamente punito semplicemente agendo sul mezzo stesso.
![ford patent 800x630 1](https://www.drcommodore.it/wp-content/uploads/2023/03/ford-patent-800x630-1.jpg)
Oggettivamente questo brevetto sembra già piuttosto inquietante, ma Ford ha rassicurato il pubblico dichiarando che “non c’è alcun piano per implementarlo”, e che presentare brevetti su nuove invenzioni è una pratica commerciale normale. Tuttavia, la scoperta del brevetto ha sollevato alcune preoccupazioni sulla privacy e la sicurezza dei dati degli utenti, in particolare considerando che le auto connesse raccolgono una grande quantità di dati sulla posizione dell’utente e sulle attività del veicolo.
Il brevetto potrebbe anche avere implicazioni per l’industria dell’auto a guida autonoma, in quanto il sistema potrebbe consentire ai veicoli di riprendere possesso di sé stessi e guidare fino a un deposito per essere recuperati. Questo potrebbe sollevare preoccupazioni sulla sicurezza e l’etica dell’industria dell’auto a guida autonoma, in quanto potrebbe essere difficile giustificare la possibilità che un veicolo autonomo possa disattivare alcune funzioni o guidare in un deposito senza il consenso dell’utente.
![jessy smith 0gJ5eBeI qY unsplash](https://www.drcommodore.it/wp-content/uploads/2023/03/jessy-smith-0gJ5eBeI_qY-unsplash.jpg)
Fonte: 1