Apple Watch, il noto smartwatch prodotto dalla casa di Cupertino, rischia di essere bandito negli Stati Uniti. La causa? La violazione di alcuni brevetti. L’accusa, mossa da AliveCor, riguarda l’utilizzo illegittimo di un elettrocardiogramma presente all’interno di Apple Watch.
Apple vs AliveCor
I fatti della causa risalgono al 2015, quando AliveCor comunicò ad Apple la possibilità di introdurre all’interno dello smartwatch un dispositivo ECG. Durante questo periodo, le due società hanno iniziato a prendere accordi per stringere una partnership commerciale, progetto poi mai andato in porto.
Tutto resta immobile fino a che, nel 2018, la casa di Cupertino non introduce sul mercato il nuovo modello di Apple Watch con funzionalità di ECG. Subito AliveCor decide di fare causa alla Mela, sostenendo che quest’ultima avesse utilizzato illegittimamente il brevetto del dispositivo ECG montato nello smartwatch.
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Immediatamente il caso è finito sul banco della ITC (International Trade Commission), ossia l’organo indipendente statunitense competente nella materia commerciale. Dopo quasi 5 anni di causa, più precisamente lo scorso 23 dicembre, la ITC ha deciso di dare ragione a AliveCor.
A questo punto, Apple decide di appellarsi al Presidente degli Stati Uniti per la revisione della decisione. Già una volta, nel 2013, la casa di Cupertino era riuscita a ribaltare la decisione della ITC facendo ricorso all’allora Presidente Barak Obama. Questa volta, però, la società non è stata abbastanza convincente: Joe Biden ha rigettato l’impugnazione, dando quindi ragione ad AliveCor.
Apple Watch è stato bandito negli USA?
La condanna subita dalla casa di Cupertino teoricamente imporrebbe a questa il divieto di importare e vendere negli USA i propri smartwatch. In realtà, la questione è un po’ più complicata: sempre lo scorso dicembre l’Ufficio Brevetti e Marchi statunitense ha dichiarato non validi i brevetti depositati da AliveCor.
Di conseguenza, Apple Watch, per il momento, non è bandito negli Stati Uniti. Ma non è detta ancora l’ultima parola. Infatti, AliveCor ha deciso di impugnare la decisione dell’Ufficio Brevetti e Marchi e sarà proprio il verdetto di appello a sancire in modo definitivo la sorte dello smartwatch della Mela.
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