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Disney, taglio di 7.000 posti di lavoro a fronte di un calo degli abbonati allo streaming 

La Disney ha annunciato mercoledì l’intenzione di eliminare circa 7.000 posti di lavoro nell’ambito di un ampio sforzo di contenimento delle spese, diventando così l’ultima azienda di alto profilo a tagliare i dipendenti in un contesto di incertezza economica globale. “Sebbene ciò sia necessario per affrontare le sfide che stiamo affrontando oggi, non prendo questa decisione alla leggera”, ha dichiarato l’amministratore delegato Bob Iger durante una conference call con gli analisti di Wall Street. 

I licenziamenti fanno parte di un’iniziativa volta a tagliare 5,5 miliardi di dollari di costi in tutta la Disney, ha dichiarato Iger. Ha illustrato una riorganizzazione che mira, tra l’altro, a “riportare la creatività al centro dell’azienda” e a rendere redditizia l’attività di streaming. 

A novembre, Iger ha stupito il mondo dell’intrattenimento quando è tornato ai vertici della Disney, sostituendo Bob Chapek, il cui breve mandato era stato segnato dalle lotte contro la pandemia e dai fallimenti nelle relazioni pubbliche. Il ritorno di Iger è stato visto come una mossa per riportare l’azienda all’età dell’oro che lui stesso aveva contribuito a inaugurare, anche se l’azienda ha dovuto affrontare ostacoli importanti, tra cui il raffreddamento del mercato dello streaming, l’indebolimento dell’attività nelle sale cinematografiche e il fatto che alcuni dei più grandi franchise Disney, come quello della Marvel, sono in fase di cambiamento.  

All’epoca Iger aveva promesso un ritorno a quello che aveva descritto come il “cuore e l’anima” creativa dell’azienda. Mercoledì Iger ha definito i tagli ai posti di lavoro come una parte necessaria di una “trasformazione” che prevede la ristrutturazione dell’azienda in tre segmenti principali: ESPN, parchi a tema e intrattenimento, compresi i film e il servizio di streaming Disney Plus. 

Lo streaming è fondamentale per il successo futuro dell’azienda, ha dichiarato Iger. “C’è molto da fare, ma voglio essere chiaro: questa è la mia priorità numero uno”, ha detto, aggiungendo che l’azienda mira a rendere Disney Plus redditizio entro la fine del 2024. Disney Plus ha perso 2,4 milioni di abbonati da ottobre a dicembre, come ha dichiarato mercoledì la società nell’ambito della sua relazione sugli utili trimestrali. 

Disney ha comunque generato un fatturato di 23,5 miliardi di dollari nel trimestre, con un aumento dell‘8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le azioni Disney sono salite di oltre il 5% nelle contrattazioni after-hours.

I licenziamenti della Disney arrivano mentre altre importanti aziende hanno ridotto il numero di lavoratori negli ultimi mesi, in particolare quelle dei settori tecnologico, finanziario e immobiliare, più sensibili all’aumento del costo dei prestiti dovuto all’aumento dei tassi di interesse. Nonostante i licenziamenti di alto profilo, la disoccupazione rimane ai minimi degli ultimi decenni.  

Fonte: 1

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Serena Ingenito

Serena Ingenito

student of oriental languages ​​and civilizations - in love with anime, manga and video games - spiritual traveller

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