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One Piece, l’attrice di Nami Emily Rudd risponde ai fan: perché Luffy non ha i sandali nella serie Netflix

Finalmente in questo 2023 scopriremo come si presenterà la serie Netflix di One Piece, realizzata in salsa live-action similmente a quanto avvenne per Cowboy Bebop diverso tempo fa.

Certo, pronunciare questo titolo dopo i risultati ottenuti non è un buon modo per alzare le aspettative, ma ci sono diversi motivi per cui potremmo mantenere ancora un minimo di fede, almeno fino a quando non sarà possibile visionare il prodotto fatto e finito.

Lo showrunner che si è occupato della sceneggiatura, Matt Owens, è un grande fan della serie ed ha comprovato ciò in diversi confronti con alcuni dei più noti personaggi della community internazionale di One Piece, ed ha anche narrato piuttosto in dettaglio come il suo sia un legame davvero profondo con la serie.

Tuttavia, sebbene la storia potrebbe anche presentarsi in modo impeccabile, la parte “visual” della serie già inizia a preoccupare i fan: la prima locandina pubblicata da Netflix, infatti, ha generato una marea di critiche per diversi motivi, tra cui anche una poca accuratezza nel mostrare il vestiario del protagonista, Luffy.

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La risposta dell’attrice di Nami

In un articolo a parte abbiamo parlato dei problemi che maggiormente sono stati evidenziati dai fan e dal pubblico in generale, ipotizzando alcune delle ragioni che hanno portato a decidere di mostrare in quel modo i personaggi.

Adesso giunge però una spiegazione che possiamo ritenere “ufficiale”, poiché proviene proprio da uno dei membri del cast principale, Emily Rudd, ovvero colei che interpreta la navigatrice della ciurma di Cappello di Paglia, Nami.

Rispondendo a delle domande su Instagram, un follower le pone la nefasta domanda riguardante la sostituzione dei sandali di Luffy con delle scarpe; l’attrice allora spiega in modo piuttosto chiaro il motivo dietro questa scelta, tirando fuori delle ragioni che dopotutto possiamo ben comprendere (e che si rispecchiano a quanto abbiamo ipotizzato noi nel nostro articolo):

“Tutti noi abbiamo fatto da soli tante scene acrobatiche quanto potevamo (quando non le abbiamo fatte è stato per questioni di sicurezza, ed è lì che il nostro team acrobatico incredibilmente talentuoso entrava in scena). I sandali purtroppo non sono una delle calzature più sicure per fare queste scene, e non volevamo che tutti voi vi perdeste il meraviglioso lavoro che Inaki è in grado di fare ed ha fatto.”

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Insomma, come pensavamo l’utilizzo di scarpe al posto dei sandali alla fine è stato per via dei numerosi problemi che la “realtà” può creare.

Ricordiamo come ci siano dei limiti a ciò che un live action può trasporre da un’opera di fantasia come un manga o un anime, e lo stesso Matt Owens ha dichiarato come alcuni noti aspetti cartooneschi di One Piece, come le espressioni scioccate o i denti aguzzi per mostrare la rabbia, non saranno presenti.

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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