Come ogni manga pubblicato su Weekly Shonen Jump, anche Jujutsu Kaisen similmente a One Piece e My Hero Academia si trova ad avere i propri capitoli “spoilerati” diversi giorni in anticipo rispetto alla data d’uscita ufficiale, generando così in tempistiche immediate delle numerose reazioni da parte dei lettori più impazienti.
Gli ultimi capitoli di Jujutsu Kaisen in particolare sono stati particolarmente esplosivi, e stavolta il finale del capitolo 212 è stato decisamente qualcosa che in molti non si aspettavano di vedere, concludendo il tutto in un modo decisamente tragico e sorprendente. Nello scorso capitolo Megumi e Yuji si trovavano ancora incastrati nel Culling Game, cercando d’implementare una regola che permettesse ai giocatori di uscire in cambio di 100 punti e un sostituto.
Nel capitolo 212 gli eventi vengono mostrati dalla prospettiva di Yuji, il quale non può evitare di rimanere anch’egli scioccato nello scoprire la volontà di Tsumiki nell’aggiungere una regola al gioco, svelando così di essere stata posseduta da uno stregone in passato.
Il plot twist di Jujutsu Kaisen che ha scioccato tutti
Nel capitolo 212 i lettori di Jujutsu Kaisen scoprono una verità tremenda: gli stregoni reincarnati possono avere accesso ai ricordi dei corpi che vanno ad occupare, e per questo possono anche assumere lo stesso comportamento di coloro che possiedono per ingannare gli altri. L’impostore di Tsumiki dice di non aver combattuto per mille anni, e adesso mostra un fervente desiderio di combattere Sukuna; da lì, delle ali emergono dalla schiena di Tsumiki, e Megumi appare visibilmente scossa nel vedere la sorella in questo stato.
Mentre Yuji e Angel decidono d’inseguire l’impostore dopo che quest’ultimo è volato via, all’improvviso Sukuna fa apparire la sua bocca sul volto di Yuji pronunciando la parola vincolante “estensione” e scambiandosi con il protagonista. Dopo aver abbattuto facilmente Hana, sempre Sukuna spiega il suo voto vincolante a Megumi, che cambierà per un minuto dopo aver pronunciato la parola chiave vincolante. Sukuna non ucciderà in quel momento, ma a una condizione, Yuji dovrebbe dimenticare il voto.
Sukuna poi si strappa un dito dopo averlo impregnato di Energia Maledetta e della stupidità di Yuji: egli ha promesso di non fare del male agli altri, ma non ha mai detto che non avrebbe fatto del male a Yuji. Megumi ha poi tentato immediatamente di attivare Mahoraga, ma Sukuna gli ha impedito di pronunciare la parola chiave dell’evocazione. Dopo ciò, fa mangiare il dito maledetto a Megumi, e in seguito quando Yuji ha ripreso conoscenza, scopre che Sukuna ora è passato al corpo di Megumi.
Ecco alcune reazioni scioccate da parte dei fan online:
« Riposa in pace me stesso, oggi sono morto, Gege Akutami mi ha ucciso ».
« Sapevo che era uno spoiler e l’ho visto comunque, dannazione. Questa merda sta per finire, è ovvio che Sukuna utilizzerà l’abilità di Megumi per rinascere completamente. Dopo questo ho una brutta sensazione, qualcun altro potrebbe morire in questo arco.”
« Megumi non ha ingoiato tutto il dito, tecnicamente non è del tutto un contenitore. D’altronde non può esserlo, dovrebbe morire ».
« Che si fuma l’autore del manga, niente dell’arco attuale ha senso ».
” Wow, che razza di colpo di scena di merda è questo .”
« Non leggo nemmeno il manga e anche io so che ora tutto è andato a pu**ane ».
« Gegè è impazzito. Di tutte le teorie, mai nella mia vita avrei immaginato che chi voleva possedere fosse in realtà Megumi. Come ne uscirà Itadori? ».
Wow , il ragazzo dai capelli neri è posseduto dal cattivo? Gege sta copiando le idee di Fujimoto o diranno di nuovo che è un “tributo”? ».
” Non so cosa faccia più male: sapere che in questo momento non c’è nulla che impedisca a Sukuna di uccidere Yuji, o sapere che Sukuna è il tipo di ragazzo che lo lascerebbe in vita per vederlo distruggere tutto ciò che ama e lasciarlo soffrire “.
« Sukuna è riuscita a impossessarsi del corpo di Megumi. I geni di Itadori sono speciali, quindi non perderebbe il controllo con una maledizione forte come Sukuna. Ma non è il caso di Megumi. Non voglio che muoia ».