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Gungrave G.O.R.E. , la recensione: Stylish Action coreano che ci prova con tutto sé stesso

La saga di Gungrave pone le sue radici nell’ormai lontano 2002, esattamente a 20 anni dal nuovo capitolo sviluppato da IGGYMOB che andremo ad analizzare oggi. La saga ha trascorso alti e bassi, oltre ad avere tutti per sé un adattamento in un Anime omonimo e un manga dedicato, ma siamo arrivati qui alla terza iterazione dopo una serie di passaggi di diritti, ma con tanta passione da parte dei fan e degli sviluppatori.

Gungrave G.O.R.E (Gunslinger Of REsurrection) è uno stylish action sulla falsariga di Devil May Cry, con un design e un ambientazione d’autore, creati nientepopodimeno che da Yasuhiro Nightow, il papà di Vash the Stampede e di Trigun, ma che soffre l’essere il primo titolo di questo genere per lo sviluppatore, che prima di Gungrave G.O.R.E. ha avuto sì la possibilità di lavorare su altri progetti dedicati al franchise, ma di generi diversi.

Scoprite con noi pregi e difetti del primo sequel diretto dedicato a Grave e alla sua squadra dopo circa 20 anni di assenza dalle scene

gungrave gore

Tradimenti, Sangue e Proiettili

Partiamo con dire che la saga di Gungrave e il personaggio di Grave sono nati dall’abile mente di Yasuhiro Nightow, creatore della serie Trigun, che assoldato dal publisher Red Entertainment ha creato il design iconico del protagonista con tutti i suoi dettagli e la sua enorme bara da guerra. Per Nightow il personaggio avrebbe dovuto essere muto, e anche se a detta sua sarebbe risultato troppo difficile da animare, il publisher decise di continuare con quel character design, e la scelta fu più che azzeccata.

In Gungrave G.O.R.E. impersoneremo Brandon Heat, un ex criminale che negli scorsi capitoli ha subito un tradimento da parte del suo migliore amico, Harry McDowell, che a causa della sua follia decide di sparargli un proiettile nell’occhio sinistro uccidendolo sul colpo.

Tuttavia, Brandon aveva già preparato il suo amico Dottor Tokioka a questo tipo di eventualità con una richiesta insolita: cioè che in caso della sua morte, il dottore avrebbe dovuto usare il processo di necrolizzazione su di lui, per impedire a Harry di trascinare l’associazione Millennion nel baratro. Tokioka risveglia così brandon, che ora si fa chiamare Beyond the Grave ed ha acquisito poteri sovraumani come velocità, forza e resistenza.

Dopo mille peripezie, due giochi e un’Anime il nostro caro Grave si unisce a Mika Asagi, e ad una squadra di abili combattenti chiamati El Arcangel per debellare una minaccia ancora più grande: una potente droga chiamata SEED, distribuita dal cartello della droga chiamato Raven, ma che è in realtà una pericolosa e letale sostanza aliena capace di mettere la mente dell’umanità sotto il loro controllo.

La trama è semplice concettualmente, ma è necessario conoscere anche i dettagli dei capitoli precedenti per mettere insieme i pezzi del puzzle, e fortunatamente è presente all’interno del menù principale un riassuntone della storia completa di tutti i prodotti dedicati a Brandon e le sue gesta, ma oltre ai concetti base e a ciò che vi abbiamo spiegato qui su, sarebbe meglio dare uno sguardo all’anime per capirci qualcosa in più.

gungrave gore

Mazzate, sparatorie e voglia di fare

In Gungrave G.O.R.E. avremo a disposizione un arsenale di armi piuttosto limitato ma molto efficace, composto da due pistole enormi chiamate “Cerberus” e una bara iper-tecnologica che dotata di qualsiasi gadget possiate mai desiderare per scatenare il caos e la distruzione fra le fila di nemici.

Si nota tantissimo la passione di IGGYMOB per la saga, lo studio infatti ha già lavorato a ben 2 titoli VR dedicati a gungrave, ma allo stesso modo si nota la poca esperienza del team, e potrete notare anche voi lo stesso problema semplicemente cercando su internet qualche gameplay dei due titoli VR, che nonostante questa dicitura hanno poco e nulla di “realtà virtuale”, e risultando anzi spaventosamente simili al titolo sotto la nostra lente.

La qualità grafica è di alto livello, e addirittura è possibile scegliere fra modalità prestazioni e qualità, oltre ad avere un supporto al dualsense così completo che difficilmente abbiamo visto in altri titoli third-party, con lo speaker del controller che ci parlerà come fosse una radio e i grilletti adattivi che cambieranno consistenza in base alla situazione in cui ci troviamo.

gungrave gore

Il problema principale però è sul dettaglio tecnico, con animazioni che fra loro si interconnettono un po troppo velocemente, tanto da risultare a scatti, e una colonna sonora con brani da combattimento che sono molto incalzanti e adatti allo stile di gioco, ma che vengono costantemente da una musica di “idle” così ripetitiva da venirvi a noia dopo pochissimo tempo di gioco, visto e considerato che alla fine di qualsiasi combattimento partirà una soundtrack di sottofondo che sarà sempre uguale, e non importa se vi troviate all’interno di un laboratorio, all’esterno in città o all’interno di una fogna, la musichetta sarà sempre la stessa.

Il combattimento fortunatamente è ben sviluppato e ci sono anche moltissime abilità da sbloccare con cui potremo sconfiggere orde di nemici senza sosta in un mare di proiettili degno quasi di un bullet hell. I design dei nemici base peccano di originalità, ma alla fine il numero di elementi a schermo sarà così elevato che più che sul loro dettaglio vi concentrerete sulla soddisfazione di mobbare 20 o 30 nemici con una mossa finale, il che è davvero appagante, confermando esattamente le prime impressioni che ci aveva dato all’epoca dell’annuncio, anche se alla lunga può risultare abbastanza ripetitivo.

Le qualità di Gungrave G.O.R.E.

Gungrave G.O.R.E. è un titolo vecchio stile, che poteva essere limato in quanto al comparto tecnico, ed è un prodotto sicuramente figlio di un esperienza limitata del team di sviluppo, che però non manca di divertire e di far passare almeno 12 ore di divertimento, mazzate e sparatorie come poche se ne sono viste.

Non è un Devil May Cry, ma nemmeno si sogna di esserlo, bensì è uno stylish action modesto che consigliamo di provare a chi è in cerca di qualcosa di nuovo, e che è praticamente un acquisto obbligato se siete dei fan storici della saga di Red Entertainment.

Certo, non è un gioco perfetto, ma state pur certi che grave non vi farà pentire del vostro acquisto. Vi ricordiamo inoltre che preordinando il titolo otterrete in omaggio due skin bonus per il vostro personaggio, di cui una disegnata da Ikumi Nakamura (Ghostwire Tokyo, Bayonetta) ed una presa direttamente da Gungrave Overdose, titolo del 2004 per Playstation 2.

gungrave gore pro e contro

Gungrave G.O.R.E. è uno stylish action sviluppato dallo studio sudcoreano IGGYMOB e pubblicato da Prime Matter per PlayStation 5, Xbox One, PlayStation 4, Xbox Series X/S e PC. Disponibile dal 22 Novembre 2022

Gungrave G.O.R.E

Storia - 7.5
Comparto Tecnico - 5.5
Gameplay - 7

6.7

/10

Gungrave G.O.R.E. è uno stylish action sviluppato da IGGYMOB e pubblicato da Prime Matter per PlayStation 5, Xbox One, PlayStation 4, Xbox Series X/S e PC. Disponibile dal 22 Novembre 2022

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Gennaro Lazzizzera

Gennaro Lazzizzera

Nato (quasi) con la prima xbox in mano. il mio primo videogame è stato The Getaway per PS2 ed è stato letteralmente amore a prima vista (mai vista una alfa romeo in un videogioco prima di allora). Appassionato di videogiochi ma anche di Informatica, Tecnologia e Meccanica

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