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San Marino contro Facebook: Zuckerberg rischia una multa da 4 milioni di euro

Un giudice dello stato di San Marino deve pronunciarsi sulla denuncia fatta da alcuni residenti contro il colosso di Zuckerberg, Facebook, che corre il rischio di dover pagare una multa da 4 milioni di euro. In più, se la decisione del tribunale sanmarinese sarà alla fine quella di multare Facebook, potrà aprirsi una strada ad altre denunce, scrive il Corriere di Romagna. 

Il giudice in questione è la sessantunenne Valeria Pierfelici, magistrato dell’Antica terra della libertà che il prossimo 14 dicembre dovrà decidere se confermare la condanna al pagamento di 4 milioni di euro per Meta. Soltanto spiccioli per uno come Zuckerberg, obietterà qualcuno, visto il suo patrimonio stimato in circa 36 miliardi di dollari a soli 38 anni. 

Ma la faccenda non è così semplice: la decisione di Pierfelici rischia di innescare un effetto domino, facendo da battistrada a un’infinità di altre cause. Pierfelici non è solo in servizio presso il Tribunale della Repubblica, ma anche impegnata nell’insegnamento del diritto civile e commerciale, dopo aver conseguito una specializzazione in Francia a Strasburgo. 

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La vicissitudine affonda le sue radici nel 2019, quando su scala mondiale oltre 530mila utenti dei social si videro scippare da malintenzionati i dati personali, poi sbattuti sul web alla mercé di chiunque. A fare la differenza nel caos generale fu solo un mucchio di vittime, circa 12.700 sammarinesi che, coinvolti nel fenomeno del cosiddetto scraping, non esitarono a far causa a Facebook. 

Dopo le segnalazioni all’Autorità per la protezione dei dati personali, il Garante mise nero su bianco una sanzione da 4 milioni di euro a carico di Facebook, con riferimento all’articolo 33 della legge 171 del 2018. Una legge adottata in Repubblica per allinearsi all’Unione europea, adeguandosi al regolamento generale sulla protezione dei dati. 

Inoltre, in contemporanea partì una seconda istruttoria dell’Autorità, interessata a capire quali strumenti usassero i principali social per accertare l’età degli utenti, dato che sul Titano ai minori di 16 anni serve il consenso dei genitori per iscriversi. Un versante su cui Facebook dimostrò un’ulteriore falla che comportò un’altra sanzione, stavolta da un milione di euro. 

Dietro l’angolo rischiano di materializzarsi processi miliardari, un conto davvero salato per il portafoglio e la reputazione di Mr Zuckerberg. In uno scandalo che neppure il Metaverso sembra poter contenere. 

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Leggi anche: META APRE LA “MODALITÀ PROFESSIONALE” DI FACEBOOK A TUTTI I CREATORI DI CONTENUTI

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Serena Ingenito

Serena Ingenito

student of oriental languages ​​and civilizations - in love with anime, manga and video games - spiritual traveller

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