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Twitch chiude i VOD in Corea: una legge mette a rischio la Net Neutrality

È periodo di forti cambiamenti per Twitch in Sud Corea. In un post del 9 novembre sul blog ufficiale di Twitch è stato annunciato che i content creator coreani non avranno più accesso alla creazione di VOD (Video On Demand). Questo includerà anche clip e highlights.

Il VOD è uno strumento che permette agli utenti di poter recuperare una live che non si è riusciti a guardare in diretta. In Sud Corea tutto questo non sarà più possibile. La questione pare abbastanza complessa e coinvolge alcune leggi che potrebbero mettere a dura prova il concetto stesso di Net Neutrality nel Paese.

L’Annuncio di Twitch Corea sui VOD

Dal 13 dicembre 2022 gli spettatori sudcoreani non avranno più la possibilità di guardare contenuti on demand. All’inizio del 2023 sarà anche negata la possibilità agli streamer di salvarli sul proprio profilo. Questo sarà l’annuncio che comparirà all’interno dei Termini di Servizio:

Se siete residenti nella Repubblica di Corea, potreste non essere più in grado di diffondere opere audiovisive e di utilizzare le funzioni e i servizi relativi ai video (incluse clip, highlights, e altri contenuti caricati). Come abbiamo già ribadito, abbiamo a cuore la community Coreana. Il nostro obiettivo è di aiutare la community di creators e spettatori a continuare a crescere e svilupparsi.

Twitch logo Sud Corea

Perché Twitch sta limitando i VOD in Corea?

Twitch spiega che il cambiamento avverrà per adeguarsi ai requisiti normativi della Corea. La questione è delicata: in Corea da mesi si discute in merito ad una legge in forte contrasto con il concetto di Net Neutrality

La neutralità della rete è un principio con la finalità di non favorire o bloccare siti internet da parte degli ISP (Internet Service Provider) o dei governi. Ogni dato che transita dai nostri dispositivi non deve subire penalizzazioni. La Net Neutrality permette a qualunque utente, piattaforma o device di avere libero accesso a internet, senza alcuna restrizione. 

Twitch su smartphone

Net Neutrality in Sud Corea

Il disegno di legge coreano obbligherebbe gli ISP ad addebitare una tassa a tutti i grandi siti internet. La quota aumenterebbe a seconda degli accessi fatti dagli utenti: più persone guardano un contenuto, più alta sarà la tassa.

I siti internet coreani verrebbero dunque fortemente limitati, concedendo solo ai colossi del web di poter sostenere la spesa che però ricadrebbe sui creatori di contenuti. L’opinione pubblica non pare essere preoccupata: questa legge viene vista come una tassa contro piattaforme come Netlfix, TikTok e YouTube, colossi digitali molto popolari. La situazione per i consumatori in Corea, già affetta da numerosi incrementi dei costi di connessione, potrebbe ulteriormente peggiorare.

Bandiera Coreana

La mossa di Twitch e le critiche degli utenti

Anche se Twitch nel suo comunicato afferma che l’interruzione dei VOD non è relativa alle cosiddette network fees, l’opinione degli utenti è che questa mossa sia un modo per contrastare, almeno in parte, i costi enormi per rendere accessibili i VOD agli utenti sudcoreani.

Questa legge potrebbe cambiare profondamente l’ecosistema di internet. I contenuti virali diventerebbero paradossalmente quelli di cui le piattaforme avrebbero più paura. Anche in Europa abbiamo alcuni problemi di Net Neutrality, ma non di questa portata: se la legge dovesse entrare in vigore, potrebbe spingere altri Stati a seguirne l’esempio.

Internet diventerebbe meno democratico, meno accessibile e meno pluralista. La chiusura dei VOD racconta una situazione pericolosissima, non solo per gli streamer ma per tutti gli utenti. È nostro dovere salvaguardare il diritto di un internet libero e non controllato dalla politica. 

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Dike dea della giustizia

FONTE: 1,2,3,4.

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