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Vertu lancia una nuova linea di smartphone: modello top a “soli” 42.000 euro

L’economia traballante e incerta di questi anni sembra non intimidire Vertu, che ha deciso di lanciare la sua nuova linea di telefoni luxury senza pensarci due volte. Il modello top di gamma raggiunge il prezzo da capogiro di 42.000 euro.

Qualità al giusto prezzo: ma ne siamo sicuri?

Di fronte a un prezzo simile, è più che lecito domandarsi se il dispositivo prodotto dalla nota azienda britannica di telefoni cellulari di lusso valga davvero più di una buona automobile e possa costare una cifra superiore allo stipendio medio annuo di un normale terrestre.

Secondo Vertu, la giustificazione del prezzo esorbitante sta nell’interazione del dispositivo con il Web 3.0, un concetto apparentemente entusiasmante nella teoria ma molto più evanescente per quanto riguarda il lato pratico.

vertu metavertu nuova linea

Il Web 3.0 secondo il nuovo Vertu Metavertu

Vertu presenta il suo prodotto di punta con una descrizione tanto precisa quanto nebulosa: Metavertu, questo il nome dello smartphone, offre “un ecosistema integrato a 5 dimensioni che punta a integrare chip, terminali intelligenti, blockchain, sistemi operativi e servizi di alto livello in un unico telefono”.

In soldoni, il dispositivo è definibile come uno smartphone Web3 e sfrutta tecnologie quali decentralizzazione, blockchain, criptovalute e metaverso. Il tutto all’interno di uno spazio criptato grazie alla funzione Trusted Execution Environment (TEE), per la massima salvaguardia della sicurezza.

Il telefono offre quindi funzioni molto specifiche ed è ideale per chi non vuole rinunciare a valute e oggetti digitali (Metavertu consentirà di convertire foto e video in NFT), ad applicazioni decentralizzate scaricabili dal DApp Store, al servizio 24/7 di un team di assistenza per gli investimenti crypto e, perché no, anche a un’umilissima finitura in pelle di alligatore e diamanti.

vertu metavertu web 3.0

Display AMOLED, 18 GB di RAM e finitura in pelle di alligatore

Se diamo un’occhiata alle specifiche dei nuovi modelli Vertu, l’impressione è quella di un “normale” top di gamma, con processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1, display AMOLED 2400×1080, tripla fotocamera e batteria da 4.600 mAh. Tuttavia, quella in questione è una configurazione “base” da soli 3.600 euro.

E che fai, ti limiti a un blandissimo modello di base? Certo che no. Vertu ha infatti pensato anche ai veri spendaccioni presentando una versione top di gamma con 18 GB di RAM, 1 TB di memoria, finitura in pelle “Himalaya Alligator” con oro 18 carati e diamanti.

Tuttavia, nonostante le grandi promesse di Vertu, rimangono moltissimi lati oscuri. Il produttore ha infatti presentato ogni funzione con blog dedicati e parole dolci, ma le informazioni precise sul funzionamento del dispositivo scarseggiano.

vertu metavertu himalaya

In un vecchio articolo, Wired aveva definito i modelli di telefoni Vertu come “tasteless trash”, ossia spazzatura di cattivo gusto. Quest’etichetta non ha mai abbandonato l’azienda che, dopo due decenni di telefoni costosi e stravaganti, ha dichiarato bancarotta nel 2017 per poi riemergere l’anno successivo con il modello Vertu Aster P.

Nonostante il passato tumultuoso, la nuova linea di Vertu è più che decisa a creare una nuova rivoluzione digitale grazie a smartphone concepiti per il metaverso. E per chi ha da parte qualche soldino.

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FONTI: digitaltrends

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Sebastiano Inama

Sebastiano Inama

L'invincibile principe guerriero forgiato dal fuoco di mille battaglie, nonché localizzatore di videogiochi e copywriter.

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