La sigla di Chainsaw Man è più che semplicemente spettacolare: è geniale. All’interno di appena un minuto e mezzo di video, infatti, abbiamo individuato decine e decine di momenti degni di essere attenzionati e analizzati. Primi fra tutti sono naturalmente i numerosi riferimenti cinematografici di cui il video è praticamente infestato. In secondo luogo, siamo finiti a prendere in rassegna gli spoiler presenti al suo interno che, fidatevi, sono numerosi e alcuni non sono nascosti neanche troppo bene, quasi a voler volontariamente anticipare gli spettatori di ciò che prima o poi vedremo anche in versione animata.
Fatte queste premesse, oggi torniamo per la terza volta a parlare dell’opening di Chainsaw Man. Tuttavia, lo faremo in modo diverso rispetto a quanto fatto fino ad ora e proveremo ad analizzare il significato nascosto dietro alcune immagini apparentemente innocue presenti al suo interno: stiamo parlando, naturalmente, dei frame centrali della sigla incentrati su Makima e Denji. Inutile dirlo, ma le seguenti righe conterranno spoiler, pertanto vi sconsigliamo di proseguire la lettura se non avete terminato almeno la prima parte del manga.
In questi pochi secondi vediamo Denji e Makima particolarmente vicini, potremo definirli quasi intimi. Makima allunga qualcosa verso le labbra del giovane mentre nel frame successivo lo lascia giacere sulle proprie gambe, accarezzandogli i capelli mentre lui sonnecchia rilassato. Descritte così non sembra esserci niente di anomalo, tuttavia approfondendo il contesto in cui i due sono collocati scopriamo che in realtà questi pochi secondi di innocuo hanno ben poco, e anzi fanno intuire perfettamente la verità dietro il rapporto fra Denji e Makima, molto meno puro di quanto possa sembrare.
Il primo frame incriminato è questo: Makima sta allungando qualcosa a Denji, tuttavia non si tratta di un dolce né di qualcosa da mangiare. Ad uno sguardo più attento, infatti, scopriamo che si tratta di un verme parassita noto come Leucochloridium.
Le lumache ingeriscono le uova di tale parassita e questo nasce e cresce all’interno del loro intestino: una volta schiuso, il parassita infesta gli occhi della lumaca creando una sacca che compromette permanentemente la vista dell’animale e gli impedisce di percepire la luce. Di norma le lumache si nascondono in aree poco illuminate per sfuggire ai predatori, tuttavia le lumache colpite da tale parassita non riescono più a nascondersi e di conseguenza vengono catturate dai predatori.
Vi ricorda qualcosa? Proprio così: questa dinamica descrive perfettamente il rapporto fra Denji e Makima. Il giovane, fragile e senza nessuno al mondo, cede facilmente alle attenzioni della donna e si innamora subito di lei, iniziando a seguire incondizionatamente i suoi comandi, idealizzandola come una persona perfetta e sempre nel giusto senza sapere che, in realtà, lei lo sta solo ingannando e manipolando.
I riferimenti naturalistici atti a costruire un parallelismo con la relazione fra Denji e Makima, comunque, non si limitano solo a questo. Anche i frame che potete notare a seguire sono un dettaglio importantissimo.
Qui potete infatti vedere degli esemplari di Dionaea Muscipula, più comunemente nota come Venere Acchiappamosche. Si tratta di una pianta carnivora nota per cacciare soprattutto piccoli insetti catturandoli fra le proprie fauci, dove gli animali si trovano completamente impossibilitati a fuggire.
Anche in questo caso si tratta di un riferimento chiarissimo al rapporto fra Denji e Makima e a come la donna tiene il ragazzo letteralmente intrappolato fra le proprie fauci, stregandolo con tante piccole attenzioni e parole dolci che bastano a plagiarlo e farlo sottomettere a lei. Denji è inoltre rappresentato con una formica fra i capelli, che sappiamo essere una delle prede predilette delle piante carnivore.
Nella seconda scena infine possiamo notare un contrasto molto interessante fra la tranquillità e la dolcezza delle attenzioni che Makima rivolge a Denji e la crudeltà delle piante carnivore lì rappresentate: attraverso questa contrapposizione MAPPA cerca di rappresentare nuovamente il rapporto fra i due. Makima finge di essere interessata e sinceramente affezionata, tuttavia si tratta di una maschera che la donna decide di indossare per ingannare e “catturare” il più giovane.
