Sebbene sia stata pubblicizzata come un modo per proteggere le attrici, soprattutto le più giovani e le debuttanti, dando loro una maggiore libertà di rinunciare ai contratti e facendo sì che le case di produzione e distribuzione ritardino le uscite, la nuova legislazione giapponese sulla pornografia introdotta a giugno si è rivelata alquanto controversa.
Nel giugno 2022 in Giappone è stata promulgata ed è entrata in vigore la “Legge sulla prevenzione e la riparazione dei danni causati dalla recitazione in video per adulti”. Tuttavia, poiché la legge è stata creata con l’obiettivo di dare sollievo a coloro che sono stati vittime di coercizione quando hanno recitato nel porno, essa rende difficile il lavoro delle attrici che attualmente lavorano nell’industria pornografica stessa, cioè che vogliono lavorare in proprio.
La legge è stata approvata senza alcun colloquio con le associazioni di categoria del settore pornografico sul loro normale funzionamento. Di conseguenza, le normali operazioni svolte finora sono state significativamente interrotte, con un forte impatto sul regolare funzionamento dell’industria e sulla vita di coloro che vi lavorano.
In base agli standard di autoregolamentazione in vigore dal 2017 le attrici rivendicano il diritto all’autodeterminazione di decidere di esibirsi di propria spontanea volontà, nonché il rispetto dei diritti umani degli artisti e l’impegno a garantire un’adeguata salute e sicurezza nel loro lavoro.
Ora, il cast e la troupe dell’industria pornografica giapponese si sono uniti per protestare contro la nuova legge sul porno con una petizione online che ha raccolto finora più di 40.000 firme.
L’obiettivo di questa petizione è far sì che i problemi creati dalla “nuova legge sulla pornografia” vengano discussi in Parlamento, per poi risolverli apportando le opportune modifiche. Una volta raccolte, le firme saranno consegnate ai parlamentari.
La petizione e le fotografie ritraggono le seguenti personalità del settore in Giappone: Mari Sandaimeaoi; Sora Amakawa; Mikako Arimura; Rin Tsubaki; Kaori Sakuragi; Chisato Shoda; Sakura Tsukishima; Maki Tomoda; Misato Nakayama; Moe Amatsuka; Miyu Inamori; Haru Ogawa; Zenkou Kurishita e Reia Hoshino.
I lettori possono sostenere la petizione su Change.Org tramite questo link, anche se non sono residenti in Giappone.
Fonte: somoskudasai
