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Dragon Quest Treasures, i dettagli sul JRPG disegnato come Dragon Ball in uscita il 9 dicembre

Negli ultimi giorni è stato possibile provare in anteprima Dragon Quest Treasures, il nuovo arrivo nella prolifica serie di giochi di ruolo che si è svelato a Londra per un tempo limitato. Ecco cos’è emerso dai primi minuti di gameplay assieme a Erik e Mia, i due protagonisti della nuovissima avventura di Square Enix.

Come si può forse intuire dal nome, Dragon Quest Treasures è un JRPG focalizzato sul trovare e riportare “a casa” i più svariati bottini per migliorare la nostra gilda. Accanto alla trama che ci vedrà alla ricerca delle sette sfere del drago gemme del drago, il gameplay loop vuole farci visitare regioni esotiche per trovare loot nascosti dietro a puzzle, combattimenti, e platforming.

Depositare i tesori alla nostra base operativa permetterà di migliorare la struttura, consentendo di reclutare compagni più forti le cui abilità sono utili fuori e dentro il combattimento. Tornando in uno stesso luogo con compagni diversi si avrà quindi la possibilità di raggiungere aree altrimenti inaccessibili, completando così il cerchio di esplorazione ed upgrade.

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L’espediente narrativo di Dragon Quest Treasures

Erik e Mia sono due fratelli, orfani dai capelli blu che amano l’avventura, e troveranno pane per i loro denti dopo aver liberato due animaletti magici tenuti prigionieri sul ponte della nave vichinga sulla quale vivono. La pseudo gattina Purrsula e il maialesco Porcus condurranno i protagonisti su un’isola poco distante con la promessa di una ricompensa: due magnifici pugnali magici.

Ma appena messe le mani sul premio, uno squarcio si apre nell’aria e il gruppetto finisce isekaizzato risucchiato in un mondo parallelo. L’affascinante Draconia è piena di tesori e mostri fantastici che aspettano solo di essere scoperti, ma prima occorre ricomporre il gruppo, separatosi durante il teletrasporto. Schermo nero ed ecco che prendiamo il controllo di Mia, impegnata nella ricerca del fratello Erik.

Durante l’esplorazionela ragazza si imbatte in una slime, Oozabella, e si rende conto di poterne leggere i pensieri. Riuscirà così a localizzare un tesoro che la mostriciattola stava cercando, introducendo il giocatore al più prezioso strumento dell’avventuriero di Dragon Quest Treasures: la vista mostruosa. Questa abilità permette di sfruttare l’acume dei compagni di squadra per intuire la posizione generale dei tesori, osservando delle “foto” che indicano grosso modo la posizione dell’obiettivo. Starà poi al giocatore capire dove si trovino i luoghi mostrati, incentivando l’attenta l’esplorazione degli ambienti con una classica caccia al tesoro.

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Purtroppo la demo si interrompe qui, ma c’è ancora tanto di cui parlare, specialmente per quanto riguarda il gameplay.

Combattimento e nemici, ma anche alleati con abilità speciali

In Dragon Quest Treasures il giocatore dovrà guardarsi dai mob che popolano le zone, ma anche da una minaccia più grande. A quanto pare una ciurma di pirati scheletrici è sulle tracce delle gemme del drago, e starà a noi fermarli. Per farlo occorrerà sfruttare i sopracitati mob che, una volta sconfitti, potranno essere reclutati nel nostro gruppo. Potenziando abbastanza la gilda si vedranno anche dei mostri che si offriranno volontari come nostri alleati, ansiosi di partecipare alle nostre ormai famose scorribande.

Le loro abilità sono utili in combattimento e non, per esempio i mostri dotati di ali possono essere usati per volare o cavalcare le correnti ascensionali, i quadrupedi possono sprintare molto più velocemente dei protagonisti, mentre gli slime fungono da tappeto elastico quando ci saltiamo sopra.

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Gli scontri sono in tempo reale e ci vedono impegnati a valorizzare le mosse dei compagni di squadra, creando combo devastanti e attivando spettacolari attacchi cinematici. Ovviamente il ruolo del giocatore non è certo di secondo piano, per esempio Erik è dotato di una fionda con cui colpire bersagli importanti usando una larga scelta di proiettili dagli effetti tutti diversi.

Equipaggiamento, crafting, tesoreria

Non manca certo la possibilità di acquistare equipaggiamento e fabbricare oggetti dopo aver ottenuto i materiali necessari, e la gilda è un centro perfetto per queste attività di preparazione. Con mostri armaioli, cuochi, e mercanti saremo in grado di predisporci all’avventura nel migliore dei modi, disponendo anche dell’opzione di mandare gruppi di mostri in esplorazione autonoma (Dragon Quest Treasures? Dite pure Monster Hunter!).

Al centro della gilda sta anche un figura importantissima, ovvero quella del tesoriere. Questo NPC osserverà attentamente i tesori che i giocatori riporteranno dalle loro spedizioni, determinandone il valore. Riempire il caveau della gilda di oggetti preziosi ne aumenterà il rango, cioè la notorietà nel mondo di Draconia. In questo modo le opzioni di commercio aumenteranno, e di conseguenza anche l’arsenale di mostri ed equipaggiamento disponibili al giocatore.

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Design raffinato, mondo sconfinato

Una casa lontano da casa ricca di avventure indimenticabili, rese vive dallo stile di Akira Toriyama (l’autore di Dragon Ball) che ormai è l’artista fisso della saga. Il suo tratto distintivo si riconferma una delle qualità trainanti del gioco, che spinge ad esplorare anche solo per vedere il prossimo mostro reso nello stile del mangaka. Parlando di ambientazioni, possiamo senza dubbio dire che Dragon Quest Treasures ha molto da regalare anche ai fan degli open world, grazie a mappe davvero enormi che si è quasi obbligati a esplorare sulle spalle di un mostro galoppante.

Il gioco uscirà il 9 dicembre 2022 esclusivamente su Nintendo Switch, ed è possibile preordinarlo al prezzo di 59,99€ per ricevere, assieme al titolo al day one, anche una manciata di materiali utili ad iniziare l’avventura al meglio.

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Enrico Tonon

Enrico Tonon

Sono un tonno romanticissimo che nuota nella rete. Nonostante le pinne, mi ostino ad impugnare tastiere e controller. Ben ferrato in shitposting. Aerodinamico. Giallo.

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