Lo scorso 12 settembre il capo della delegazione russa dell’UNODA (United Nations Office for Disarmament Affairs), Konstantin Vorontsov, ha recentemente dichiarato che i satelliti civili potrebbero essere dei legittimi bersagli militari come “ritorsione”.
La traduzione inglese (non ufficiale) della dichiarazione è stata pubblicata sul sito ufficiale dell’UNODA, nella sezione “Statesman: second session” per quanto riguarda la riunione dell’open-ended working group per la riduzione delle minacce spaziali.
Nella sua dichiarazione, Vorontsov parla di come gli innocui satelliti civili vengano utilizzati dagli Stati Uniti e dai loro alleati per fini militari, e che forse quei paesi non realizzano che si tratti di fatto di un loro coinvolgimento indiretto nei conflitti militari. Per questo i satelliti potrebbero diventare degli obiettivi militari “legittimi” della Russia. Ha poi aggiunto che i paesi occidentali stanno mettendo a rischio la sostenibilità delle attività spaziali pacifiche, oltre che processi economici e sociali che potrebbero compromettere il benessere delle persone, e che l’uso di satelliti potrebbe violare anche il trattato sullo spazio extra-atmosferico.

I satelliti civili
Nonostante non siano esattamente citati i satelliti in questione, è molto probabile si tratti di quelli di SpaceX, che forniscono accesso alla rete internet Starlink all’Ucraina grazie ai 5000 terminali che l’azienda di Elon Musk ha mandato nel paese a marzo grazie a dei fondi datigli dal governo americano. E proprio l’accesso ad internet ha aiutato in questi mesi le operazioni militari ucraine contro l’esercito russo. Musk aveva parlato a marzo della possibilità di un attacco russo ai terminali di Starlink, anche se l’imprenditore non si riferiva certo ad un satellite in orbita nello spazio. I terminali sono stati vittima di attacchi hacker, a cui però hanno resistito.
Un articolo di Space.com pubblicato qualche giorno fa ha inoltre sottolineato che tra essi ci potrebbero essere anche i satelliti Planet, Maxar e BlackSky, che hanno scattato foto del conflitto dall’alto provvedendo aiuto all’intelligence ucraina.
Alcuni test militari russi anti-satelliti sono stati effettuati nel novembre 2021, che sono stati aspramente criticati a livello internazionale. La dichiarazione di Vorontsov arriva anche due mesi dopo che la Germania e il Giappone si sono uniti ai paesi che hanno giurato di non condurre test anti-satelliti che potrebbero creare detriti spaziali.
