Dr Commodore
LIVE

The Last of Us Parte 1, nuovo trailer mostra diversi miglioramenti

È passato poco più di un mese da quando Naughty Dog e Sony hanno rivelato al mondo The Last of Us Parte 1, remake del primo capitolo della serie uscito originariamente su PS3 nell’ormai lontano 2013. Un titolo diventato leggenda, capace di ridefinire il mondo videoludico tracciando la strada verso quel tipo di avventure dallo stampo fortemente cinematografico pur mantenendo un impianto ludico predominante.

Un remake che a primo impatto è stato percepito come “inutile” da molti. Nella sua versione remastered per PS4, il titolo originale si difende ancora oggi benissimo, sia dal punto di vista del gameplay che dal punto di vista del comparto grafico. Eppure sin dalle prime immagini di comparazione presenti nel primo trailer, è stato possibile capire come Naughty Dog abbia intenzione di farci ricredere. Il titolo originale è si validissimo ancora oggi, ma The Last of Us Parte 1 vuole portarlo su un altro livello.

Questo viene reso ancora più chiaro dall’ultimissimo trailer uscito sui canali ufficiali di casa PlayStation. Nelle ultime ora è stato pubblicato un corposo video di dieci minuti, che va ad approfondire le novità a livello tecnico e di gameplay di questo remake. Diverse novità che puntano ad avvicinare il primo capitolo al suo successore in termini di gameplay, senza snaturare quella che è stata l’esperienza originale. Vi ricordiamo che The Last of Us Parte 1 uscirà il 2 settembre 2022 in esclusiva PS5. Qui sotto, il video pubblicato:

Le novità di The Last of Us Parte 1

Le novità mostrato vengono presentate da Neil Druckman, storico volto di punta di Naughty Dog, Matthew Gallant, Game Director di The Last of Us Parte 1, e da Shaun Escayg, Creative Director e Writer.
Druckman esordisce spiegando come l’idea e la voglia di realizzare un remake del primo capitolo siano venute lavorando alle scene flashback di The Last of Us Parte 2. In quel momento, il team di sviluppo ha realizzato di voler portare il primo capitolo sullo stesso livello del secondo, se non addirittura superarlo.

Nella prima parte del video viene sottolineato come la potenza di PS5 abbia permesso di reimmaginare il mondo di The Last of Us 1, creando ambientazioni molto più ricche e vicine all’idea originale del team di sviluppo. Inoltre, è stato possibile implementare maggiormente la fisica, aggiungendo più elementi distruttibili all’ambiente di gioco. Ad esempio, i vetri delle finestre andranno in frantumi in seguito al lancio di una molotov.

Continuando con il video, ci viene presentata la nuova IA di The Last of Us Parte 1. Partendo dalle solide basi del secondo capitolo, ora i nemici sono molto più intelligenti e in grado di ragionare sul dove il giocatore si stia nascondendo, oltre a poter collaborare tra loro.
Questo miglioramento non riguarderà solo i nostri nemici, ma anche i nostri alleati, i quali si muoveranno in modo molto più ragionato nel corso degli scontri, riuscendo a intendere il percorso dei nemici in modo tale da evitarli.

Nella seconda parte del video, invece, il focus si sposta sulle features di PS5. Il Dualsense è stato completamente integrato. I grilletti adattivi permetteranno di avere un feeling diverso a seconda dell’arma impugnata, con l’arco che risulterà sensibilmente diverso da tutto il resto. Non manca inoltre l’utilizzo del feedback aptico, che ci permetterà di vivere al meglio alcune scene iconiche come quella della giraffa.
Infine, l’audio 3D ha permesso di aumentare l’immersività degli scontri, permettendo al giocatore di localizzare meglio i propri nemici e salvarsi da agguati alle spalle.

The Last of Us Parte 1, Joel

Articoli correlati

Samuel Bianchi

Samuel Bianchi

Videogiocatore svezzato dalle sapienti mani della prima Playstation e dal Sega Mega Drive, nel tempo ha sviluppato un interesse particolare per i giochi di ruolo. Cresciuto vivendo il videogioco in solitaria, ora ha un forte desiderio di analizzare il mondo videoludico con gli altri appassionati, approfondendone le capacità aggregative e comunicative, tipiche della grande arte.

Condividi