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One Piece compie 25 anni: i 5 momenti più belli dell’opera, secondo noi

One Piece compie 25 anni: il manga di Eiichiro Oda, che ci accompagna da ormai un quarto di secolo, è una delle opere più importanti della nostra generazione e che ha accompagnato inevitabilmente ciascuno di noi durante la crescita, anche se in modo diverso. C’era chi lo guardava ogni pomeriggio in televisione per passare il tempo e chi, già un po’ più grande, aveva iniziato a comprare il manga edito da Star Comics e all’epoca disponibile soltanto nella versione Blu. Insomma, da qualsiasi parte lo si guardi, One Piece ha rappresentato un punto fermo fondamentale nella vita di molti di noi.

Ora che siamo a oltre 100 volumi, comunque, sarebbe un’utopia dire che One Piece nella sua interezza è nel cuore di tutti: ciascuno di noi ha un momento che conserva come più caro, uno che porterà sempre nel cuore come il più bello di sempre. Il bello, in un’opera così lunga e ricca come quella di Eiichiro Oda, è proprio che la risposta alla domanda “quale sia il momento più bello di tutto One Piece?” è estremamente soggettiva e varia di persona in persona.

Oggi, dunque, per festeggiare questo importante “compleanno” della serie vi parleremo di quelli che – secondo noi – sono i suoi momenti più belli.

Zoro accoglie il dolore di Luffy

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Si parla molto spesso, anche tramite discussioni piuttosto accese, di chi sia il vicecapitano della Ciurma di Cappello di Paglia fra Sanji e Zoro. Indipendentemente dalla risposta a questa domanda, che forse non avremo mai, negare l’incredibile legame che i due condividono col loro capitano significa ignorare alcuni dei momenti più significativi di tutto il manga: quello in cui Zoro accoglie dentro di sé tutto il dolore di Luffy al termine di Thriller Bark è uno dei più significativi per lo spadaccino.

Che i due fossero legati era già evidente, ma questo gesto da parte di Zoro è talmente potente da echeggiare anche adesso, dopo oltre 500 capitoli: lo spadaccino accetta di portare dentro di sé tutto il dolore provato da Luffy, tutta la fatica seguita allo scontro appena affrontato se ciò significa che lui avrà salva la vita. Si tratta non solo della conferma di un legame, ma soprattutto della conferma del credo di Zoro.

Zoro sarà sempre una delle due ali del futuro Re dei Pirati a questo momento, così emotivo e toccante, ribadisce tutta la determinazione dell’uomo e la fiducia che nutre nell’amico, per il quale è disposto a mettere a repentaglio la vita.

“I sogni degli uomini non finiranno mai”

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Se vogliamo parlare delle citazioni più d’ispirazione tratte dal mondo di One Piece è impossibile non menzionare quella che con tutta probabilità è la frase più nota di Barbanera rivolta proprio a Luffy durante il loro primo incontro.

I sogni degli uomini non finiranno mai: non importa quanto gli altri possano ridere o considerarci folli, noi continueremo comunque ad inseguire i nostri sogni di fronte a qualsiasi avversità. È una frase che, oltre a rappresentare una fonte di ispirazione per tutti noi lettori, rispecchia perfettamente anche i personaggi di Luffy e Teach, così opposti da essere al tempo stesso due facce della stessa medaglia che inevitabilmente entro la fine del manga finiranno per scontrarsi.

“Io voglio vivere!”

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Enies Lobby è sicuramente una delle saghe più amate di tutto One Piece e uno dei momenti più belli è sicuramente quello del “io voglio vivere” di Nico Robin, così sofferto eppure così sentito, tanto lungo è stato il cammino fatto dal personaggio prima di arrivare alla meravigliosa realizzazione del volere non solo vivere, ma vivere per vedere il mare assieme ai propri compagni, i primi sinceri che abbia mai avuto.

Quel momento, con la conseguente Dichiarazione di Guerra di Luffy alla Marina, non può non entrare di diritto nella lista dei momenti più emozionanti e belli di tutta l’opera. Sapevamo già quanto Cappello di Paglia fosse disposto a rischiare per i membri della propria ciurma e durante Enies Lobby vediamo Robin disposta a rischiare la stessa cosa e affidare il proprio cuore e la propria vita ai compagni di cui si fida ciecamente.

La dichiarazione di amicizia che i Mugiwara e Robin in lacrime si scambiano prima della battaglia è forse la più sentita di tutto il manga, nonché punto di arrivo e punto di partenza di Nico Robin come personaggio: ora non è più sola e grazie a Luffy lo ha finalmente capito. Vedendo ciò che i compagni sono disposti a rischiare per lei capisce che anche lei nonostante il suo passato ha diritto a vivere, che può concedersi di essere felice, di sorridere e di avere dei compagni.

La Morte di Barbabianca

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Vero e proprio spartiacque nel mondo di One Piece, forse persino più importante del time skip in sé, è la morte di Barbabianca. Non è solo la morte di uno dei pirati più importanti e grandi di sempre, è la fine di un’epoca e l’inizio di un’altra. E soprattutto, la fine della Guerra e il momento della sua morte sono i momenti che consacrano Barbabianca come pari di Roger più di qualunque altro nel corso della loro storia personale.

Se Roger tramite le proprie parole sul patibolo ha dato inizio alla grande era della pirateria Barbabianca ha dato ad essa ulteriore forza e significato tramite la propria morte e le parole con le quali ha confermato l’esistenza del leggendario tesoro noto come One Piece, oltre che ispirando centinaia e centinaia di pirati in tutto il mondo, proprio come Roger. Grazie anche alla fermezza con cui ha fronteggiato ogni avversità e persino la morte stessa il personaggio si erge ancora oggi come uno dei più significativi per i lettori, più d’esempio per ogni altri pirata che ha avuto l’onore di incontrarlo almeno una volta. Come possiamo non stimare un vecchio che, in fin dei conti, ha cercato fino alla fine di proteggere i propri figli e la propria eredità?

Se dovessimo nominare una delle figure più influenti in tutto il vastissimo universo creato da Eiichiro Oda, Barbabianca avrebbe sicuramente un posto privilegiato nel suo olimpo, nonché nell’intera storia della pirateria.

Romance Dawn, l’inizio di tutto

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Forse non il momento più epico, ma l’inizio di tutto sarà sempre uno dei punti più emozionanti di One Piece, soprattutto dopo 25 anni e oltre 100 volumi. Già agli inizi il momento in cui Shanks dona il cappello a Luffy risuonava nelle pagine del manga come un momento fondamentale, che avrebbe cambiato la vita del ragazzo per sempre, ma col senno di poi lo è ancora di più.

Alla luce di ciò che Luffy è riuscito a realizzare, di tutti i passi avanti che ha fatto e che continua a fare di capitolo in capitolo e di quanto si sta avvicinando alla realizzazione del proprio sogno guardare lì dove è iniziato tutto non può non metterci i brividi, perché è proprio lì che iniziava una storia destinata a diventare leggenda, sia nell’universo di One Piece sia nel nostro: lì iniziava il viaggio di Luffy, un viaggio destinato a cambiare il mondo e le vite di tantissimi appassionati. E quel semplice cappello, simbolo dell’inizio di un’avventura, è diventato il simbolo dell’infanzia e della crescita non solo di Luffy ma di moltissimi altri fan in tutto il mondo.

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Daniela Reina

Daniela Reina

Nel tempo libero viaggia attraverso tempo, spazio e mondi di fantasia in compagnia di qualche buona lettura. Il suo manga preferito è Berserk, l'anime Neon Genesis Evangelion.

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