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“In Atari si consumava moltissima droga”, le testimonianze dello sviluppatore di E.T.

Atari non ha certo bisogno di troppe presentazioni: fondata nel 1972, ha lanciato sul mercato una delle prime console domestiche, con il celebre videogioco Pong. In seguito all’enorme successo dell’Atari 2600, venduto in milioni di copie, la famigerata azienda d’intrattenimento digitale entrò in un problematico periodo di crisi che, aggravatasi sempre di più, portò alla definitiva bancarotta del 2013.

Rimane comunque una pietra miliare dell’industria: Atari ha mosso i primi importanti passi per gettare le basi del medium videoludico, come lo conosciamo adesso. Nel caso vogliate ripercorrere un minimo della sua storia, vi rimandiamo a questo nostro articolo.

Howard Scott Warshaw, uno dei più celebri programmatori della compagnia statunitense, autore di titoli del calibro di Raiders of the Lost Ark, Yars’ Revenge e del tanto fallimentare quanto popolare E.T. – The Extra Terrestrial, ha raccontato qualche retroscena di sviluppo nel suo libro “Once Upon Atari: How I made history by killing an industry“. A quanto pare, negli studi Atari il consumo di droga era all’ordine del giorno, in grandi quantità e con poche eccezioni.

atari howard scott warshaw

Atari: droga all’interno degli uffici – Le parole di Howard Scott Warshaw

Leggiamo di seguito la testimonianza dello stesso Howard Scott Warshaw:

C’è sempre stata un’accesa discussione sul consumo di droghe dentro Atari. Voglio mettere la parola fine una volta per tutte alle chiacchiere in merito, assicurandovi che in Atari si consumava moltissima droga. Non tutti quanti, c’era chi si asteneva e chi era indulgente, ma una grande quantità di sostanze diverse furono consumate in una grande quantità di modi diversi da una grande quantità persone in vari dipartimenti. Nessuna droga è stata consumata da tutti e nessuno ha provato tutte le droghe, ma a un certo punto qualsiasi droga ha trovato qualcuno che la consumasse. Naturalmente, erano tutte droghe chimiche.

Howard Scott Warshaw

Come spiega la sinossi, lo scritto di Warshaw “è una visione intima della drammatica ascesa e caduta della prima industria dei videogiochi e di come ha plasmato la vita di uno dei suoi attori chiave. Questo libro offre dettagli e approfondimenti che aprono gli occhi, forniti in uno stile creativo, che rispecchia il settore che rivela. Un’opera innovativa di uno degli innovatori originali del settore.”

atari 2600

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Fabio Ghidella

Fabio Ghidella

23 anni. Videogiocatore fin da bambino con la Playstation 1, ho continuato negli anni a giocare su PC, iniziando da un vecchio computer assemblato da mio padre che è arrivato nella mia cameretta di seconda mano.

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