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PayPal blocca i suoi servizi in Russia

Non si fermano le aziende e le società che interrompono le proprie attività in tutta la Russia. L’ultima in ordine cronologico è PayPal, la società statunitense fondata tra gli altri da Elon Musk, che ha infatti deciso di unirsi ad altre come Visa, Mastercard, Google Pay e Apple Pay e interrompere tutti i propri servizi nel paese governato da Vladimir Putin. La decisione è arrivata a seguito dei fatti riguardanti l’Ucraina, che purtroppo tutti noi conosciamo.

Già nei giorni scorsi PayPal aveva tolto la possibilità di registrazione al sito in tutta la Russia, arrivando a bloccare i conti di alcuni utenti e delle principali banche russe che erano stati sanzionate dai paesi occidentali. Ora il blocco è totale e si tratta di un’altra sanzione molto dura dal punto di vista economico, vista la grande diffusione e la quantità di servizi offerti da una piattaforma come PayPal, oramai diffusissima in tutto il mondo.

Non solo PayPal: anche Mastercard e Visa bloccano le proprie attività in Russia

Sono tante le aziende che hanno deciso di interrompere i propri servizi nel paese russo. Anche Visa e Mastercard hanno infatti bloccato diverse istituzioni finanziarie russe dalla loro rete. Le due società leader delle emissioni globali di carte di credito, hanno infatti reso impossibile il pagamento tramite carta, causando gravi danni sia al settore dell’e-commerce, ma anche a tanti negozi presenti in tutto il territorio russo. Le due società hanno accolto le richieste del premier ucraino Volodymyr Zelensky, che aveva chiesto loro di interrompere le proprie attività nel paese invasore.

PayPal

Richiesta prontamente accolta e che combinata alle altre sanzioni inflitte da Stati Uniti e Europa (prima tra tutte il blocco dell’ormai famoso sistema Swift) ha causato non pochi problemi alla popolazione russa, la più colpita da queste sanzioni e in tutto questo forse la meno colpevole di tutta questa tragica e delicata vicenda.

Facebook inaccessibile in tutta la Russia

Nel 2022 i social rappresentano la maniera migliore per diffondere informazioni che altrimenti non avrebbero mai visto la luce, soprattutto in queste situazioni molto delicate. Proprio per questo l’autorità per la comunicazione russa ha bloccato l’accesso ai principali social network in tutto il paese. Dopo Twitter, quindi anche Facebook è stato quindi completamente oscurato.

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Fonte: ANSA

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Matteo Pignagnoli

Matteo Pignagnoli

23 anni, laureato in scienze della comunicazione con l'obiettivo di diventare giornalista. Appassionato sin da piccolo di gaming e sport, mi interesso anche di anime, manga e musica.

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