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Un cheater ha preso possesso della chat in game di Pow3r su Warzone

Un hacker si è letteralmente impossessato della chat in game di Pow3r su Warzone

Ormai la situazione relativa ai cheater in Warzone è tristemente nota a tutti. Numerosi sono gli streamer, italiani e non, che hanno più volte lamentato la presenza di utilizzatori di cheat nella nota battle royale targata Activision, i quali rendono le partite di pro player e non praticamente invivibili. 

Da tempo Pow3r, noto pro player e streamer, sta portando avanti una campagna social con l’hashtag #FIXWARZONEita volta ad implementare nel gioco un anticheat che possa finalmente rendere l’FPS ambientato a Verdansk più giocabile e godibile da tutti gli utenti. 

Dopo essere stato minacciato in live da due cheater, ed essere stato costretto a mostrare in live il mancato utilizzo di cheat, Pow3r ha vissuto un’altra “piccola” disavventura, che per fortuna ha avuto toni molto più pacati rispetto alle precedenti. 

Pow3r Cheater

Durante una live infatti un cheater si è letteralmente impossessato della chat in game di Pow3r, ed ha iniziato ad inviargli messaggi senza essere in lobby o in gioco con lui. La conversazione, come già abbiamo anticipato, è stata amichevole e non è degenerata, grazie anche al cheater che si è mostrato fan di Pow3r ed assolutamente disinteressato a recare allo stesso qualsivoglia tipo di danno. 

Ciò che inquieta tuttavia è il contenuto della conversazione. Il ragazzo ha infatti affermato che, tramite una vulnerabilità del codice non solo di Warzone ma anche dei vecchi CoD, è possibile prendere possesso dell’account che si desidera hackerare, far crashare partite e lobby, controllare tutti gli account a cui un determinato utente è connesso e addirittura prendere il controllo dell’intero PC dell’utente

Ciò significa che, potenzialmente, qualche malintenzionato potrebbe recuperare tutti i dati sensibili presenti nel PC dell’hackerato utilizzando “semplicemente” l’exploit che ha permesso a questo ragazzo di contattare Pow3r. Tale falla di sicurezza sarebbe presente non solo in Warzone, ma in numerosissimi altri titoli della nota saga di FPS. 

Non possiamo fare altro che sperare che Activision prenda provvedimenti seri, implementando finalmente tutto il necessario per evitare enormi rischi per la sicurezza dell’utente finale. Cosa pensate di questa situazione? Fatecelo sapere con un commento! 

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Carlo D'Alise

Carlo D'Alise

Videogiocatore dagli indimenticabili tempi dello SNES. Praticante avvocato nel tempo libero, appassionato in particolare di Action, Soulslike ed RPG, ma in generale del videogioco in (quasi) tutte le sue declinazioni. Sono ad un panino dall'obesità.

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