Su Twitter è diventata virale una storia dal Giappone: una famiglia è entrata in una disputa legale per… degli hentai!
Siamo abituati a sentire le notizie più stravaganti provenire dal Giappone, un esempio è la storia di una ragazza che ha scoperto in maniera del tutto casuale che l’autore del suo manga erotico preferito era suo padre, proprio come accade nell’anime Kakushigoto. La notizia di oggi è altrettanto stravagante, anche se di certo non lo è per i diretti interessati:
La storia, condivisa dall’utente Twitter @ssig33, è subito diventata virale sul web.
“Mio padre è morto. In casa c’era una stanza nella quale ci diceva sempre di non entrare. Dopo la sua morte ho deciso di entrare e… ho trovato una enorme collezione di doujinshi erotiche.“
Come se la storia non fosse già abbastanza stravagante così, il Tweet continua e l’utente spiega di essersi consultato con degli amici, che gli avrebbero consigliato di portare quella collezione a Suruyaga, che in Giappone compra le doujinshi ben tenute ad un ottimo prezzo, per venderla perché “sarebbe potuta valere una fortuna”. A quanto pare però la collezione possedeva degli hentai molto rari e valeva davvero una fortuna, e quando la famiglia ha scoperto che il ragazzo aveva venduto le doujinshi senza permesso è scoppiata la polemica e dei parenti hanno persino portato in causa il ragazzo per chiedere la spartizione equa dei guadagni!
Non sappiamo se la storia sia vera o falsa vista l’assurdità della vicenda, ma nei commenti in molti stanno già segnalando che se il testamento non specifica nessun tipo di ripartizione dell’eredità allora il ragazzo che ha venduto la collezione di hentai non ha alcuna colpa, altri stanno addirittura accusando la famiglia, dicendo che avrebbero voluto tenere la collezione per loro e nasconderne la vendita per tenersi i guadagni.
Che ne pensate voi Commodoriani di questa particolare vicenda proveniente direttamente dal Giappone? Fatecelo sapere con un commento!
