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Metà degli anime totali sono stati creati dopo il 2009

Un utente di reddit ha stilato una classifica su quanti anime sono stati prodotti di anno in anno

Che negli ultimi anni gli anime siano ormai diventati parte della cultura di massa pop è un dato di fatto innegabile. Complice anche il loro arrivo su piattaforme quali Netflix o Prime Video, nonché la diffusione tramite internet, ormai gli anime da essere dei prodotti di nicchia sono diventati dei veri e propri prodotti mainstream. E, seppur in modo diverso, possiamo dire la stessa cosa della loro controparte cartacea, i manga.

E bene, sembra che questo successo così incredibile che gli anime hanno preso di recente non sia passato inosservato all’industria degli stessi, né tantomeno è qualcosa che è avvenuto da un giorno all’altro, anzi. Un utente di reddit, tale TJSomething ha pubblicato infatti nel sub reddit r/anime una classifica sul numero di anime prodotti per anno e il risultato è assolutamente interessante.

L’utente ha investigato sul database di AniDB anno per anno ed è giunto a una conclusione molto interessante: più della metà degli anime totali è stato creato dal 2009 in poi. E se teniamo in considerazione che lo studio di TJSomething parte dagli anni ’60, col primo anime arrivato nel 1961, il risultato è sorprendente. Negli ultimi 11 anni sono stati creati più anime che nei precedenti 50.

Ecco un paio di grafici, creati sempre da TJSomething sull’argomento:

anime anime

Per l’appunto, i grafici sottolineano questa tendenza che si è avuta nel tempo. Per quanto ovviamente la crescita sia anche fisiologica, dato il successo dell’industria in sé per sé, nonché anche delle tecniche di animazione che rendono il lavoro molto più veloce e agevole (pensiamo alla tanto odiata CGI che ormai è presente molto spesso), le considerazioni che se ne potrebbero trarre e le discussioni che potremmo generare sono davvero tante.

Innanzitutto, banalmente, la quantità degli anime non sempre va di pari passo con la qualità. Netflix ha addirittura annunciato che nel 2021 sulla sua piattaforma vuole portare ben 40 anime, tra originali e non, che è un numero impressionante; non stiamo qui nemmeno a parlare delle condizioni di lavoro a cui gli animatori sono sottoposti in Giappone, con continui problemi di produzione (come nell’ultima stagione de l’Attacco dei Giganti). I dati però segnalano che di anno in anno questa industria fa guadagnare milioni su milioni sia nel mercato natale che soprattutto in quello estero e l’interesse a produrne sempre di più è quindi naturale.

D’altra parte è anche vero che nel corso del tempo è cambiato anche il modo di concepire gli anime e le stagioni. Ora abbiamo molti più anime con pochi episodi (generalmente 12-13 contro i 24-26 di un tempo), e quando le stagioni sono corpose vengono divise in due parti, che talvolta vanno in onda ad una distanza di tempo così ampia che possono considerarsi due stagioni diverse.

Insomma, un dato interessante e peculiare ma che andrebbe ancora più approfondito e studiato, cosa che TJSomething ha deciso di fare sotto consiglio di alcuni commenti al suo post.

Cosa ne pensate?

Fonte: Reddit

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Lorenzo De Padova

Lorenzo De Padova

Laureato in economia aziendale, appassionato di manga, anime, videogames e pop music e in generale di ciò che non è mai scontato e banale.

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