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Eyes Wide Shut: la canzone di Caparezza che omaggia Kubrick

Eyes Wide Shut, questo è il titolo della dodicesima traccia del nuovo album di Caparezza, pubblicato il 7 maggio 2021. 

L‘artista pugliese torna sulle scene a distanza di quattro anni dall’ultimo album con Exuvia, che contiene 14 nuovi brani e 5 skit. Tra i titoli della tracklist salta all’occhio anche l’omaggio all’ultimo iconico film diretto da Stanley Kubrick, Eyes Wide Shut.

Al centro di tutto le maschere, simbolo di bugie e di finzione come “bisogno reale” dell’uomo, ma anche come arte e intrattenimento in quanto ritenute più interessante della realtà che vi giace al di sotto.

Il tema gioca un ruolo centrale anche nell’omonimo film, nel quale maschere, tradimenti, bugie e segreti si infiltrano nella vita di una giovane e apparentemente felice coppia, interpretata magistralmente da Tom Cruise e Nicole Kidman

 

Eyes Wide Shut: il testo della canzone 

Metto le mie maschere, una passo
Petali di tulipani sul mio gambo
No non è uno scherzo, una burla manco
Che ne cavalco l’onda, Burlamacco
Arlecchino come Camerini
Sì ma solo fuori dai camerini
Perché dentro taccio
Non esterno lacrima nera su volto bianco come Pierrot
Fui Diego della Vega
Le scrissi un’ultima lettera perché già temevo per la carriera
Ghost face quella sera
Ci lasciammo per telefono e si ritrovò un coltello nella schiena
La vidi a una mascherata, cantò Mas Que Nada
Come avesse un’identità che non è mai svelata
Io con la maschera da artista dalla ribalta
Venuto a fare una rapina a casa di carta


Cala su di te il sipario delle tenebre
Eyes Wide Shut
Vanno in scena le mie maschere
Io non voglio andare in cerca di me stesso
Perché rischio di trovarmi per davvero
Eyes Wide Shut
Vanno in scena le mie maschere


Metto la maschera ma non perderò la faccia
Baffi in plastica, fingo di leggere la Pravda
Vado a fare un giro tra la gente della piazza
Sono tutti vip con le frasette dopo l’hashtag
Quanti militanti all day
Mille cause, cortei
Sì ma certe volte erano noiosi, rispondevo ok, ma pensavo vorrei mascherada ok come Jason Voorhees
Io nel bosco tipo favola di Perrault
Denti che battono tipo nacchera di legno
Qualcuno mi chiama lungo il passo e non mi fermo
Come fossi il mio gemello con la maschera di ferro
Nascondere il viso era destino come Victor Von Doom
Io col volto pulito non più
Senza la maschera nota nessuno salverà Gotham
Occorre un mito, non Bruce

Cala su di te il sipario delle tenebre
Eyes Wide Shut
Vanno in scena le mie maschere
Io non voglio andare in cerca di me stesso
Perché rischio di trovarmi per davvero
Eyes Wide Shut
Vanno in scena le mie maschere
Eyes Wide Shut


Non elogiare la sincerità
Perché non è un merito, è un mezzo
Eroi della superficialità
Vorrei sentirvi mentire più spesso
Vi vedo lì piazzati
Schietti e patetici come gli avvinazzati
Ma la mia maschera non la tolgo
Mi lascerà senza volto
Come lo spettro di Miyazaki
Cos’è un uomo senza, senza?
Uno spettacolo in scena, tu pensa, pensa
Non mi dà gioia né pena, non mi interessa
Meglio una bugia che almeno è creativa
Se vuoi la verità non è nient’altro che questa
Come puoi dirmi di non fingere se la scelta di fingere è un bisogno reale
Se anche l’età cambia il mio volto con un colpo teatrale
Se togli l’arte dal mio mondo è solo un posto banale, ricorda

Art is better than life
Art is better than life
Art is better than life
Art is better than life

 

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Martina Cappello

Martina Cappello

Instancabilmente amante delle storie, le legge, le guarda, le gioca e talvolta le scrive. Ingegnere di giorno, incontraddicibile fangirl di notte.

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