L’accusa, lanciata da un deputato americano e smentita più volte da Amazon nel recente passato, si è infine rivelata fondata
Esattamente come in una scena di Sorry We Missed You, gli autisti di Amazon sono talvolta costretti ad espletare le proprie funzioni fisiologiche durante il tragitto delle consegne, senza fermarsi, in delle bottigliette di plastica.
A rivelarlo – e a scusarsi – è lo stesso colosso americano, che negli ultimi anni ha sempre smentito l’insorgenza di situazioni simili, anche di fronte alla recente denuncia pervenuta da Mark Pocan, esponente dem d’oltreoceano.
Paying workers $15/hr doesn't make you a "progressive workplace" when you union-bust & make workers urinate in water bottles. https://t.co/CnFTtTKA9q
— Rep. Mark Pocan (@RepMarkPocan) March 25, 2021
L’ammissione cristallina è arrivata grazie ad una nota, il cui contenuto integrale è il seguente:
“Sappiamo che a volte i nostri guidatori possono avere problemi nel trovare la toilette a causa del traffico o a volte perché percorrono strade in zone rurali, e questo specialmente nel periodo della pandemia quando molti bagni pubblici sono stati chiusi”
A corredo, il sito d’eCommerce si è anche impegnato a risolvere la questione, seppure non sia stato chiarito né il quando e né il come.