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Super Mario 3D World + Bowser’s Fury, la recensione: la WiiU non era poi così male

Ecco a voi la nostra recensione di Super Mario 3D World + Bowser’s Fury! 

La WiiU è stata, senza mezzi termini, l’unico flop commerciale degli ultimi radiosi anni di Nintendo; sarà stato per la confusione generata dal nome, per il prezzo leggermente elevato, non lo sappiamo. Fatto sta che la old gen della Casa di Kyoto non ha fatto breccia nel cuore dei videogiocatori. Un vero peccato, dato che i titoli esclusivi disegnati per WiiU erano e restano dei prodotti eccellenti; basti pensare al successo commerciale delle varie riedizioni su Nintendo Switch di Donkey Kong Country: Tropical Freeze, Pikmin 3, Mario Kart 8 e così via. Tra i tanti, splendidi videogiochi usciti sulla old gen Nintendo vi era anche un sottovalutatissimo capitolo di Super Mario, che non fu accolto con la giusta attenzione dal pubblico sin dalla sua presentazione, avvenuta all’E3 del 2013. Stiamo ovviamente parlando di Super Mario 3D World, titolo che tentava, quantomeno dal punto di vista concettuale, di seguire la strada tracciata da Super Mario 3D Land su Nintendo 3DS: un mix tra le meccaniche dei Super Mario 2D uniti però ad una libertà di movimento garantita solo dalle tre dimensioni. Nonostante lo scetticismo dell’utenza tuttavia, Super Mario 3D World si rivelò essere uno dei migliori capitoli “classici” dedicati alla baffuta mascotte Nintendo; non c’è da meravigliarsi se dunque la Grande N ha deciso di riproporre il titolo su Switch, aggiungendo al pacchetto sia il multiplayer (online e offline), sia un nuovo e particolare videogioco, la cui natura è stata già anticipata nel trailer di lancio: Bowser’s Fury

Dopo esserci immersi a fondo nei due titoli, siamo finalmente pronti a dirvi la nostra, anticipandovi sin da subito che se amate i platform, dovreste correre in negozio ed acquistare subito una copia del gioco, disponibile dallo scorso 12 febbraio.

 Il classicismo e la novità 

Super Mario 3D World non si perde in chiacchiere; dopo un breve filmato introduttivo, che vede protagonisti i 4 personaggi giocabili (Mario, Peach, Toad e Luigi), il gioco vi catapulta sin da subito nel tripudio di colori e piattaforme di cui è composto, mettendovi di fronte ad un buon numero di livelli da superare per arrivare finalmente a sconfiggere l’immancabile Bowser . Come abbiamo già anticipato, 3D World tuttavia non può essere considerato, quantomeno dal punto di vista del gameplay, come un capitolo classico di Mario, ma piuttosto come un esperimento estremamente ben riuscito, capace di unire sapientemente gran parte degli elementi classici visti in altre iterazioni della saga ad un sistema di gioco e di controllo piuttosto “nuovo” ed inusuale. Nonostante infatti siamo davanti ad un capitolo 3D a tutti gli effetti, la telecamera di gioco non viene posta alle spalle di Mario come in Sunshine o Odyssey, in quanto il titolo utilizza una visuale isometrica che in qualche modo risulta addirittura essere parte del gameplay; grazie a dei sapienti giochi di prospettive infatti, questo tipo di telecamera ha permesso agli sviluppatori di inserire un grandissimo quantitativo di segreti, invogliando il giocatore ad esplorare lì dove non arriva l’inquadratura.

Anche il sistema di movimento di Mario 3D World, come già affermato in precedenza, risulta essere nuovo nel suo essere profondamente ancorato al passato; il personaggio da noi scelto infatti non potrà muoversi liberamente come in Odyssey o in Mario Galaxy, ma avrà a sua disposizione un movimento ad otto direzioni. Scelta saggia, quella di Nintendo, dato che questo sistema di gioco garantisce una maggior precisione nelle traiettorie che il nostro personaggio dovrà seguire; precisione che, soprattutto nelle fasi finali dell’avventura, sarà assolutamente necessaria per non perdere i tanti 1-UP raccolti durante il viaggio. Anche i salti non sono quelli già visti nelle più recenti iterazioni di Super Mario; data la limitata libertà di movimento, è stato eliminato il salto triplo, che ha lasciato il posto a quello “a rimbalzo”, da effettuare dopo una schiacciata a terra. Lo scatto è invece deputato alla pressione di un tasto, e può essere effettuato a due diverse velocità: la prima, che si attiva alla pressione del tasto deputato alla corsa, e la seconda, più veloce, che si attiverà invece dopo un determinato periodo di tempo. 

Super Mario 3D World Screenshot

Il sistema di gioco ideato dagli sviluppatori è dunque la perfetta espressione delle loro idee; in un platform del genere un sistema di controllo ed un gameplay più vicini ai canoni dei Mario 3D avrebbe avuto un effetto controproducente, generando una macchinosità che invece risulta totalmente assente nel comparto ludico del titolo; nonostante questo “ritorno al passato” dunque, Nintendo ha centrato in pieno l’obiettivo, rendendo i livelli di Super Mario 3D World il vestito perfetto per il gameplay ideato dalla casa di sviluppo

Novità della versione Switch

Ovviamente, la versione Switch di Super Mario 3D World ha portato con sé alcune modifiche, che non alterano ed anzi migliorano l’esperienza di gioco, seppur con qualche piccola imperfezione. L’azione è stata infatti leggermente velocizzata rispetto al passato, soprattutto per far fronte alle tante critiche riguardo una presunta lentezza dei PG, e la telecamera è stata leggermente ribassata, probabilmente per dare modo anche a chi gioca in portatile di avere sempre il pieno controllo dell’azione. La velocizzazione di cui sopra, tuttavia, richiedeva delle piccole modifiche per ciò che riguarda il level design; all’eccessiva rapidità di personaggi come Luigi e Toad – quest’ultimo, in alcune occasioni, ci è sembrato praticamente ingestibile – si sarebbe dovuto rispondere con un leggero, magari impercettibile, ampliamento del suolo calpestabile in ogni livello, che avrebbe sicuramente permesso al giocatore di perdere una vita qualche volta in meno. Nulla di grave, sia chiaro, ma un intervento simile sarebbe stato comunque apprezzato. 

Mario Gatto è tornato! 

Per il resto, Super Mario 3D World è il Mario che abbiamo imparato a conoscere in tutti questi anni. Ogni livello ha una sua anima ben definita, fatta da un canovaccio che ogni volta propone qualcosa di nuovo al giocatore, il quale tra un salto ed un power up dovrà anche impegnarsi a scovare il timbro e le tre stelle verdi nascoste, utili a sbloccare i “livelli boss”. Il level design del titolo è da applausi, ed offre all’utente una sfida mai banale o stantia, grazie a delle trovate geniali nelle idee e ai limiti della perfezione nell’esecuzione; il pensiero degli sviluppatori e la trasposizione di esso all’interno del titolo è un inno al platforming old school, che non deluderà né chi cerca una sfida, né chi vuole passare il suo tempo in maniera spensierata in un mondo colorato e sognante. Super Mario 3D World ha inoltre introdotto uno dei power up divenuti poi iconici grazie anche al contributo di Super Mario Maker: Mario Gatto. Questo, forse, è però uno dei punti dolenti del titolo; non perchè funzioni male, anzi, il Mario felino è un piacere da vedere e da giocare, ma piuttosto perchè il livello di difficoltà quando si è in possesso di questo potenziamento cala vertiginosamente. La gestione dei tanti altri power up presenti resta comunque ottima e piuttosto varia, soprattutto perché legata a doppio filo, nella maggior parte dei casi, alla risoluzione di enigmi utili a ritrovare segreti di ogni sorta. 

Super Mario 3D World Screenshot

Oltre ai livelli “classici”, sono presenti delle piccole variazioni sul tema, rappresentate essenzialmente da tre diversi tipi di livello. I più importanti e meglio riusciti sono sicuramente quelli dedicati al piccolo Capitan Toad, che ripropongono il gameplay dello spin-off a lui dedicato, il quale a sua volta ha tratto origine da questo titolo. Vi sono poi dei livelli che vi permetteranno di guadagnare un sostanzioso numero di stelle verdi mediante il completamento di un numero variabile di scontri o speedrun dalla durata di dieci-quindici secondi, ed infine dei mondi interamente dedicati a Plessie, un dinosauro acquatico in groppa a cui dovremo completare determinati percorsi. Insomma, la varietà c’è, ed è anche tanta. 

Nonostante l’ottimo lavoro svolto tuttavia, resta innegabile il fatto che l’immediatezza e la varietà di titoli come Super Mario Galaxy o Odyssey sia di gran lunga superiore all’offerta ludica di 3D World, che resta un gioco ottimo ed un platform incredibile, ma che allo stesso tempo è lontano dalla perfezione raggiunta da determinate iterazioni della saga dedicata al baffuto idraulico italiano

Multiplayer divertente e rilassante

Nintendo ha spinto parecchio anche sull’offerta multiplayer del gioco, uno dei punti di forza di questo titolo, che sembra essere nato per essere giocato insieme ad altri amici o parenti. L’offerta proposta da Nintendo infatti punta sempre più a creare un ecosistema dove tutta la famiglia possa divertirsi con una Nintendo Switch, e questo 3D World ne è la prova; dimenticate il multiplayer competitivo, la corsa a chi fa il punteggio più alto o a chi finisce per primo il livello.. in questo titolo giocare in multigiocatore significa divertirsi, rilassarsi, ed arrivare sorridendo alla bandierina. A differenza della versione WiiU è presente anche la possibilità di giocare in multiplayer online; durante la nostra prova non abbiamo avuto problemi di sorta, in quanto il netcode ci è sembrato abbastanza stabile ed il delay tra i vari giocatori risultava ridotto al minimo. 

Multiplayer 3d World

Tecnicamente brillante!

Dal punto di vista tecnico il lavoro svolto dagli sviluppatori è di assoluto pregio; Super Mario 3D World gira infatti a 60 FPS fissi sia in modalità Dock che portatile (anche in multiplayer), con una risoluzione pari a 1080p in Dock e 720p in portatile. Inutile elogiare lo stile artistico, le musiche ed il design di livelli e personaggi; Nintendo sotto questo punto di vista ci ha abituato a produzioni di qualità parecchio elevata, che, anche se originariamente uscite qualche anno orsono, risultano essere sempre attualissime ed efficaci, a dimostrazione proprio dell’affermazione di cui sopra. 

La furia di Bowser

Come vi anticipavamo, nel pacchetto in vendita nei negozi non è incluso solo Super Mario 3D World, ma anche un nuovo titolo che risponde al nome di Bowser’s Fury. Un gioco che si è rivelato essere molto più di un semplice contentino e la cui formula, se espansa e curata a dovere, potrebbe rappresentare uno dei possibili futuri dei titoli dedicati a Mario e compagni. 

Mario Gatto contro Bowser

In questo nuovo capitolo Bowser è stato posseduto da una misteriosa melma, che gli ha fatto perdere totalmente la ragione trasformandolo in un enorme kaiju pronto a seminare fuoco e distruzione, che ci ha ricordato parecchio il boss finale di Yoshi’s Island; Bowser Jr., preoccupato dalle azioni del padre, utilizza il pennello già visto in Super Mario Sunshine per chiedere aiuto al nemico-amico Mario, a cui sarà affidato il compito di far tornare il suo eterno rivale alla normalità. I due dunque uniranno le forze (volendo, anche in multiplayer) per liberare il mondo dalla furia di Bowser, raccogliendo dei collezionabili chiamati Solegatti,  i quali permettono di sbloccare dei particolari fari e soprattutto delle Gigacampane, che trasformeranno Mario nell’ormai iconico Gatto Gigante dalla capigliatura che ricorda parecchio i Super Saiyan di Dragon Ball; trasformazione questa utile a dare una lezione, seppur momentanea, a questo “nuovo” e spaventoso Bowser. 

Open world, sandbox.. l’inizio di qualcosa di nuovo?

Il titolo è essenzialmente un enorme sandbox open world, mosso dal motore grafico di 3D World, in cui Mario e Bowser Jr. dovranno superare sfide, battaglie, prove a tempo o enigmi per raccogliere i Solegatti, riattivare i fari e porre fine agli spaventosi attacchi di Bowser; durante l’esplorazione, sempre stimolante grazie ad un mondo di gioco abbastanza vario, dovremo però fare i conti con le visite che l’enorme ed oscuro mostro ci farà di tanto in tanto. Bowser infatti, ad intervalli più o meno regolari e non scriptati, scatenerà su di noi tutta la sua potenza, colpendoci con attacchi infuocati e facendo cadere enormi massi incandescenti dal cielo. Le apparizioni di Bowser vengono annunciate da una scrosciante pioggia unita ad un cambio di musica, e possono avvenire, come già anticipato, nei momenti più disparati; se però all’inizio la tensione crescente risulta essere una piacevole aggiunta, dopo un po’ le visite dell’enorme mostro tendono a farsi ripetitive, spezzando il ritmo di gioco e, magari, facendo perdere al giocatore tutti i progressi di una determinata quest. A rendere le cose un po’ più emozionanti ci pensa l’utilizzo della Gigacampana, che mette in scena alcune tra le migliori battaglie mai avute con la nemesi di Mario, sia dal punto di vista puramente scenico, sia dal punto di vista del gameplay vero e proprio. Ad ogni battaglia vinta inoltre, parte della melma presente nel mondo di gioco si dissolverà, facendo apparire nuove porzioni di mappa da esplorare e conquistare.

Gigacampana

Le circa cinque ore utili a completare (non al 100 %) Bowser’s Fury ci hanno dato però un assaggio di quello che potrebbe essere il futuro dei giochi dedicati a Mario; nonostante una leggera ripetitività ed alcuni problemi tecnici di cui vi parleremo di qui a poco, l’offerta ludica propostaci ci ha convinto appieno, lasciando intendere come un titolo di Mario realmente open world, se messo nelle giuste mani, non sia poi un’utopia. Una gestione migliore di ambienti e nemici, e magari una presenza meno invasiva di Bowser potrebbero infatti rappresentare i punti di partenza di quello che potrebbe essere il prossimo capitolo dedicato al baffuto idraulico italiano

Tecnica traballante

Come vi anticipavamo, dal punto di vista tecnico Bowser’s Fury non ci ha convinto in pieno. Il motore grafico utilizzato è lo stesso di 3D World, ma, tuttavia, forse anche a causa della potenza richiesta nelle sessioni in cui è presente il kaiju, il titolo in portatile gira inspiegabilmente a 30 e non 60 FPS. Inoltre, più di una volta, abbiamo assistito a fastidiosi fenomeni di pop-in, totalmente assenti nell’altro gioco presente nella raccolta. Anche la qualità dell’immagine è meno pulita, ma non per questo meno valida. Menzione d’onore per la direzione artistica, ancora una volta capace di creare personaggi che diventeranno sicuramente iconici, e per la colonna sonora, davvero estremamente ben curata soprattutto durante gli attacchi di Bowser. Anche il sistema di movimento sembra non esser stato modificato rispetto a quello di 3D World, una mancanza non da poco dato il diverso tipo di gameplay.

Switch SM3DWBowsersFury screenshot

In conclusione.. 

Super Mario 3D World + Bowser’s Fury è un titolo che tutti gli amanti dei platform dovrebbero comprare; le avventure di Mario su WiiU sono state ingiustamente sottovalutate, e meritano la doverosa attenzione del pubblico, che si troverà tra le mani un prodotto di tutto rispetto, capace di intrattenere per ore ed ore. Un videogioco che è anche un compendio di level design e che dimostra, ancora una volta, come WiiU fosse una console estremamente sottovalutata, che forse non ebbe il successo che realmente meritava. A fare da corredo a 3D World c’è Bowser’s Fury, titolo che da solo non giustifica l’acquisto del pacchetto ma che ci ha sorpreso in positivo, nonostante qualche piccolo difetto da non sottovalutare, che se limato potrebbe essere un ottimo punto di ripartenza della saga. 

VOTO: 9

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Carlo D'Alise

Carlo D'Alise

Videogiocatore dagli indimenticabili tempi dello SNES. Praticante avvocato nel tempo libero, appassionato in particolare di Action, Soulslike ed RPG, ma in generale del videogioco in (quasi) tutte le sue declinazioni. Sono ad un panino dall'obesità.

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