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One Piece 999: Desideri

One Piece 999: Desideri

Ciao a tutti e ben ritrovati al consueto commento al capitolo settimanale di One Piece.
Il capitolo 999 finalmente si è sbottonato con qualche piccola rivelazione, e ha gettato delle basi sicuramente interessanti per il tanto acclamato ed atteso dalla community numero 1000.

Sapevamo dal capitolo precedente che questo avrebbe coinvolto un flashback di Ace, e molte erano le teorie sugli argomenti principali dello stesso, o sulla sua durata.
Difficile prevedere invece che questo sarebbe durato appena poche pagine e che addirittura sarebbe stato ripreso una seconda volta all’interno dello stesso capitolo, una scelta piuttosto particolare da parte di Oda.

Yamato ed Ace

In questo breve flashback ad essi dedicato, scopriamo alcuni antefatti sulla presenza di Ace a Wano. Sapevamo già che il figlio di Roger era stato sull’isola, avendolo visto nel flashback di Odr Jr, ed avendocelo raccontato Tama stessa. In questo caso abbiamo avuto modo di scoprire un altro piccolo frammento del suo lato impulsivo, forse questa volta davvero simile a Rufy nel desiderio di spodestare un Imperatore nel nome della libertà del paese di Wano.

Ma a dirla tutta non è Ace il protagonista di questo flashback.
In poche pagine difatti scopriamo non soltanto il suo rapporto venutosi a creare con un’abbandonata Yamato, ma la sua personale impronta che, attraverso i racconti e le informazioni del mondo esterno, ha stimolato la ragazza ad immaginarsi fuori da Wano, a viaggiare per l’Oceano, assaporando la libertà privatole da una vita.

A questo punto si riapre il quesito di punta, stavolta supportato dalle pagine del flashback: Yamato salperà veramente con la ciurma di Cappello di Paglia?

Ace Yamato

Fino ad oggi sapevamo che per lo più i desideri di Yamato fossero frutto dei desideri di Kozuki Oden.
Il fatto che abbia letto il suo diario, che abbia assistito all’esecuzione, che si sia progressivamente sentita sempre più legata a questa figura leggendaria, ha condotto la ragazza ad immedesimarsi in Oden, nel suo modo di essere, di agire, fino a prenderne in prestito addirittura il nome.

Negli ultimi capitoli abbiamo però assistito ad una nuova Yamato, più indipendente, alla riconquista di una propria identità.
Il personaggio sta maturando enormemente e in maniera molto veloce, e la volontà di proteggere Momonosuke l’ha condotta addirittura a mettere a repentaglio se stessa.

Si potrebbe dunque immaginare che al termine della guerra, la ragazza possa tramutarsi in una protettrice di Wano a tutti gli effetti, un po’ come lo fu Oden ai tempi, scegliendo magari di mettere la propria vita al servizio del nuovo shogun.

Eppure, il desiderio di lei evidenziato nel flashback sulla fuga da Wano e sul poter scoprire il mondo, rimescola molte carte in tavola.
A un certo punto Yamato si troverà a dover compiere una scelta: inseguire il proprio destino e proteggere lo shogun Momonosuke, o i propri desideri navigando come Oden.

Kozuki Oden

Secondo voi Commodoriani quale sarà la scelta finale di Yamato?
Vi piacerebbe vederla salpare per conto proprio? La vorreste in ciurma? Fateci sapere cosa ne pensate con un commento!

Il Diario

Se andate a ridare un’occhiata nel commento al capitolo 983, abbiamo parlato del primo incontro tra Yamato e Rufy come di un qualcosa atteso per molto tempo.

Oggi sappiamo che è stato proprio Ace a parlarle per la prima volta del fratello, quando ancora questi non era nemmeno salpato dall’isola di Foosha, eppure sembra che la ragazza creda molto sinceramente nel destino: infatti è proprio lei a spiegare a Shinobu e Momonosuke che non può essersi trattata di una coincidenza la presenza di Rufy a Wano, e a sostegno di ciò indica il diario di Oden.

Ciò che infatti emerge, è che nel momento in cui Yamato fa riferimento al destino, il suo sguardo si posa sul diario e le sue parole si soffermano sulla D. di Rufy nel nome.
Non ci sarebbe da stupirsi a questo punto se Yamato fosse a conoscenza di cose che noi lettori ancora non sappiamo proprio legate alla D, poiché, ricordiamolo, il diario di Oden è il diario di qualcuno che ha navigato con il Re dei Pirati.

Diario Oden

Non ci è dato sapere quanto di ciò che Oden scoprì con Roger sia stato scritto all’interno del diario.
Dopotutto, si trattava di un diario di bordo, e, come leggiamo dal capitolo 967, sembra che Oden raccontasse in prima persona dei viaggi, delle emozioni provate, ma non delle informazioni.
È da questa variabile che probabilmente potremmo comprendere se debba valere la pena avere Yamato in ciurma o meno.

Ricordiamo che Rufy non è tipo da voler cercare scorciatoie, tant’è che impedì a Rayleigh a Sabaody di rivelare alcunché in nome dell’avventura, e sarebbe assurdo navigare con qualcuno a bordo che nel silenzio dovesse custodire certi incredibili segreti.

Per cui, se dovessimo scoprire che all’interno del diario non fossero custodite queste informazioni, allora il viaggio di Yamato acquisterebbe di senso, perché sarebbe giustificata dal voler scoprire proprio ciò che vide e scoprì lo stesso Kozuki Oden.

Il tema dell’avventura ad ogni modo è piuttosto ricorrente in One Piece, e non è detta che sia sufficiente a giustificare qualcuno a bordo della Sunny.
Per esempio, la stessa Carrot ha già asserito di voler vedere il mondo, e sarebbe strano ritrovarsi a bordo più persone con il medesimo sogno.

Insomma, in altri termini il Diario di Oden sarà la discriminante per molti aspetti che presto dovranno venire alla luce nella saga. Da esso possono dipendere informazioni, flashback, personaggi in ciurma.

Secondo voi perché Yamato ha parlato della D citando il destino?
Fatecelo sapere nei commenti.

Yamato

Barbabianca

Una delle più grandi domande della community legate a Barbabianca ha finalmente trovato qui risposta: come mai l’Imperatore non è mai intervenuto a Wano per aiutare il paese e salvare Oden?
Semplice: non lo sapevano.

A quanto pare, la mancanza di informazioni provenienti da Wano è ancor più grave di quanto immaginassimo, e la chiusura è talmente forte da impedire a un Imperatore di venire a conoscenza dei fatti o della vita di un suo principale sottoposto (o di un familiare, nel caso di Izo).

Non solo: un fattore che è stato piuttosto criticato all’unanimità dalla community è il comportamento di Barbabianca nel corso del tempo.
Difatti, nonostante fosse venuto a conoscenza anni dopo della morte di Oden, Barbabianca avrebbe potuto scegliere di mandare i propri uomini a liberare il paese di Wano, a cercare eventuali superstiti (come i figli di Oden), o supportare il ritrovamento di Kiku, ma nulla di tutto questo è avvenuto.

Scopriamo in quest’occasione un nuovo lato del carattere di Barbabianca, un’indole votata alla conservazione dello status quo, e un approccio diplomatico verso la faccenda Kaido.

A conti fatti, la decisione di Barbabianca non racchiude solo il desiderio di proteggere i propri figli, ma prende in considerazione anche le ripercussioni politiche che una guerra tra imperatori avrebbero scatenato.

One Piece 999

Difficile prendere posizione sulle sue scelte. Possiamo certo affermare che per Marineford Barbabianca non ha battuto ciglio nella decisione di salvataggio del figlio Ace, ma ci sono troppe variabili per poter paragonare i due casi: innanzitutto nella Guerra per la Supremazia parliamo di un intervento militare per salvare un figlio ancora in vita, a differenza di Oden, ed inoltre va considerato ciò che Ace incarnava, ovvero il comandante della sua seconda flotta, nonché figlio di Gold Roger.

Ma al di là di questo, è la scelta di scontrarsi con Kaido ad averlo fermato.
Resosi conto della forza mostruosa di questo avversario, Barbabianca mette in guardia tutti i suoi uomini dall’incapacità di poter abbattere una potenza del genere, tenendo conto delle vittime a cui ciò avrebbe portato, e probabilmente anche delle ripercussioni sui civili del paese.

Forse, in cuor suo Barbabianca sapeva che avrebbe fallito nell’impresa, rischiando di portare solo danni e morte in un paese già martoriato da Kaido e Orochi.
In fin dei conti, ognuno reagisce a modo proprio e le decisioni prese non sono per forza giuste o sbagliate, ma solo una questione di prospettiva.
Qualcuno avrebbe agito in un certo modo (anche tra i personaggi di One Piece), altri in un altro.
Voi siete soddisfatti o scontenti della scelta di Barbabianca?

Kaido e Big Mom

Lo scontro tra Kaido ed i Foderi Rossi è ufficialmente concluso.
Non vediamo i corpi dei samurai a terra, ma è presumibile che verranno inquadrati nei capitoli successivi quando Rufy raggiungerà la vetta, forse già nel 1000.

Vincitore, Kaido si gode una bevuta con Big Mom, che nel frattempo scopriamo aver ripreso il pieno controllo di Zeus, ed è in questa situazione di stasi post scontro che Big Mom fa riferimento a Nico Robin.
Di questo avevamo già fatto cenno nel commento al capitolo 985: era certo che prima o poi i due avrebbero dovuto porsi la domanda di come portare a termine il Progetto Nuova Onigashima, e che Nico Robin avrebbe giocato un ruolo centrale in questa corsa per il potere.

Big Mom Kaido

È un peccato a ben pensarci che il discorso di Pudding sui tre occhi venga liquidato in questa maniera, ma d’altronde è anche difficile immaginarsi che Kaido e Big Mom riusciranno davvero nel loro intento di trovare il One Piece.
Per cui, paradossalmente, se la cosa dovesse protrarsi oltre Wano in sé, forse l’idea di reinserire Pudding nella storia principale potrebbe non essere così campata per aria.

Per il momento comunque, l’attenzione generale va a concentrarsi sull’archeologa della ciurma di Cappello di Paglia che, come sappiamo, è la chiave di volta al momento per la traduzione di ben 6 Poignee Griffe, che potete trovare riassunti nel commento al capitolo 996.

Più che il One Piece, potrebbe darsi che la presenza di Nico Robin negli obiettivi dei due Imperatori possa condurre alla traduzione dei Poignee Griffe per lo meno in possesso di Kaido a Wano e per esteso, chissà, forse a saperne di più sul popolo della D. o delle armi ancestrali.

Ad ogni modo, il capitolo 999 si pone anche come una prima concreta risposta alle mille domande nella mente dei lettori: scopriamo infatti dalla bocca di Big Mom che il favore compiuto per Kaido altri non è che il suo frutto stesso.

Imperatori

Intorno al frutto di Kaido si è speculato un sacco, e ora veniamo a sapere che questo gli è stato donato dalla Mammona proprio il giorno della sconfitta di Rocks.

Potremmo chiederci se questo frutto appartenesse allo stesso Xebec, oppure sul come facesse all’epoca Big Mom a conoscerne le potenzialità, o ancora sul perché decise di donarlo a Kaido.
In questo capitolo asserisce di considerare l’Imperatore come un fratello, ma noi ricordiamo un modo diverso di descrivere i Rocks: una ciurma di potentissimi pirati incapaci di convivere sulla stessa nave, spesso pronti combattersi fino alla morte.

Diventa a questo punto necessario saperne di più sul rapporto che lega questi due feroci pirati, e oramai potrebbe essere giunto il momento adatto per presentarci Xebec in un flashback dedicato.
Per il momento, possiamo giusto immaginarci quello che sarà il pericolo più grande della seconda metà della battaglia: l’intenzione di Kaido di scaraventare l’isola di Onigashima sul vecchio palazzo simbolo del clan Kozuki.

Sulla falsa riga di Fishman Island con l’arca Noah, stiamo dunque per assistere a un nuovo tentativo di Oda di minacciare un luogo fisico con un enorme oggetto sospeso a mezz’aria, con la differenza che questa volta non abbiamo i Re del Mare a interrompere la caduta

Sconfiggere un Imperatore, farlo svenire, significa anche far cessare l’influenza del suo potere sull’isola di Onigashima, che finendo col precipitare in caduta libera, sarebbe la rovina per tutte le migliaia di persone al momento al suo interno.
Occorre dunque una strategia differente che non abbia a che fare con la sconfitta fisica di Kaido, per lo meno fino a quando questa non sarà tornata al suo posto in maniera non violenta.

Potremmo ipotizzare l’intervento di Zunisha, di cui ancora non sappiamo praticamente nulla se non che Momonosuke sia in grado di ascoltarlo, parlarci e impartirgli degli ordini.
Oppure immaginare un’evacuazione dell’isola (e forse anche di Wano stessa) su vasta scala, ma sarebbe complicata da gestire.

Infine, potrebbero giocare un ruolo proprio le armi ancestrali
Il fatto che queste siano tra gli obiettivi del progetto di Kaido e Big Mom lascia pensare che, in una fase in cui il manga si avvia verso la sua fine, possa essere giunto il momento di riparlarne o addirittura presentarle sulla storia principale: Uranus sopratutto, visto che è l’arma di cui al momento non si sa assolutamente nulla.

Insomma, sembra proprio che la saga abbia raggiunto il suo climax massimo, e ad un passo dal capitolo 1000 possiamo aspettarci veramente di tutto.
E voi Commodoriani cosa vorreste che accadesse adesso? Fateci sapere cosa ne pensate commentando qui sotto o nei nostri canali social!

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Lorenzo Suigi

Lorenzo Suigi

Appassionato fruitore di One Piece da quasi 15 anni, amo discuterne in ogni angolo del web tra forum, pagine Facebook, dirette Youtube e gruppi.

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