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Folding at Home è il programma che usa il tuo PC per studiare il coronavirus

Per comprendere struttura ed evoluzione del coronavirus e non solo, dei ricercatori di Stanford hanno ideato un programma chiamato Folding at home. Questo progetto intende sfruttare la potenza dei PC dell’utente medio per svolgere calcoli e generare dati in grado di permettere agli scienziati di studiare più rapidamente il Covid-19.

Ognuno può aiutare a modo suo

Non importa la qualità del computer, anche se ovviamente più potente è meglio è. Il team di esperti del Memorial Sloan Kettering ha bisogno di essi nel programma FAH, non solo per comprendere la nuova minaccia ma anche Alzheimer, SARS e cancro.

“Per entrambi i coronavirus (Covid-19 e SARS), il primo passo dell’infezione si verifica nei polmoni, dove una proteina sulla superficie del virus si lega a un recettore nell’alveolo. Questa proteina, detta proteina S, si evolve e modifica continuamente. Ci servono questi studi per comprendere non solo una forma ma tutte le forme alternative di tale proteina.”

Questo tipo di ricerca che impiega la potenza di calcolo delle CPU durante i periodi di idle in realtà esiste da molto tempo e anche IBM o altre aziende la sfruttano. Fino al 2012 le PlayStation 3 erano le più popolari dato che la loro performance spesso era migliore di quella dei PC per alcuni processi richiesti da FAH. Sony però ha rimosso tale possibilità nel 2012 con un firmware update in cui venne cancellata l’app Life with PlayStation. Per questo ora si chiede lo “sforzo” dei computer di utenti qualunque per contribuire alla causa.

Folding@Home Coronavirus

Come partecipare a FAH

Per aiutare i ricercatori di Stanford basta scaricare il programma di FAH tramite questo sito e lasciare il PC fare il suo lavoro con le risorse inutilizzate dal computer. Il prodotto sarà una serie di dati e calcoli che il Folding at home Consortium invierà ai dottori del Memorial Sloan Kettering a Manhattan, New York City, per permettere loro di comprendere più rapidamente le possibili strutture del Covid-19.

Un piccolo gesto che potrebbe veramente aiutare nella ricerca.

FONTE

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Francesco Santin

Francesco Santin

Studente di Scienze Internazionali e Diplomatiche, ex telecronista di Esports, giocatore semi-professionista e amministratore di diversi siti e community per i quali ho svolto anche l'attività di editor e redattore.

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