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Telegram è pronta a lanciare la propria criptovaluta prima di Facebook

Tre mesi fa si parlava tanto di Libra/Globalcoin, la criptovaluta che Facebook dovrebbe lanciare nel Q1/Q2 2020. Con essa, i più di due miliardi di utenti del social network di Mark Zuckerberg potranno cambiare la propria valuta in moneta digitale per acquistare prodotti online o trasferire soldi, senza alcun conto bancario. Telegram, però, ha bruciato sul tempo il colosso americano affermando di essere pronta a lanciare Gram, criptovaluta firmata Pavel Durov, molto prima.

Telegram anticipa (di nuovo) Facebook

Durov è già ben noto per VK e Telegram, nei quali ha spesso implementato funzioni innovative molto prima dei rispettivi avversari americani, Facebook e Whatsapp. Anche nel settore delle criptovalute, quindi, potrebbe anticipare la concorrenza rilasciando Gram fra due mesi. Libra, invece, dati i problemi con le banche e i governi (oltre che le note falle di sicurezza e privacy) dovrebbe uscire nel 2020.

Ma come sarà Gram? Secondo le informazioni rilasciate da qualche investitore dell’app russa, sarà molto simile a Bitcoin: una valuta online indipendente da Telegram che permetterà di acquistare/vendere beni servizi e convertire denaro. In che senso sarà indipendente da Telegram? Per evitare che la moneta digitale venga rifiutata in diversi paesi, Gram funzionerà grazie a una rete di computer decentralizzata, ergo localizzata in più Stati e gestita in massima sicurezza.

Ovviamente VK e l’app di messaggistica avranno un accesso diretto al portafoglio Gram, come molto probabilmente Facebook e Whatsapp lo avranno per Libra. La differenza principale e cruciale, secondo gli investitori, riguarderà i protocolli di sicurezza e la protezione della privacy degli utenti. Telegram Open Network – altro nome per il gruppo di esperti dietro Gram – però non ha ancora rilasciato comunicati ufficiali riguardo la criptovaluta.

Telegram Web

Una base solida di investimenti “segreti”

Secondo la fonte russa Vedomosti, gli investitori avrebbero preparato un fondo pari a 1.7 miliardi di dollari, provenienti da Russia, USA e diversi altri paesi. Loro sono profondamente convinti del successo di Gram, grazie anche alle potenziali 292 shardchains supportate dal sistema (secondo un leak diffuso dalla Russia, ndr). Senza addentrarsi nei dettagli della tecnologia, l’accordo tra gli investitori e Durov prevede un rimborso completo in caso di mancato lancio entro ottobre 2019.

Come sarà trattata la criptovaluta al lancio? Staremo a vedere. Per ora le premesse (che ricordiamo essere dei semplici leak) sembrano ottime. Ma, essendo ancora tutto segreto e mancando informazioni ufficiali, meglio attendere conferme da Durov stesso. In ogni caso, vi terremo aggiornati.

FONTE

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Francesco Santin

Francesco Santin

Studente di Scienze Internazionali e Diplomatiche, ex telecronista di Esports, giocatore semi-professionista e amministratore di diversi siti e community per i quali ho svolto anche l'attività di editor e redattore.

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