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In Inghilterra il 5G è realtà, in Italia il 56K (forse)

Di 5G ormai se ne parla da un po’ di tempo, e stanno già facendo capolino nel mercato anche i primi smartphone in grado di supportare questa nuova tecnologia. Sebbene ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di vederla pienamente in azione, in alcuni paesi è già possibile navigare sfruttando la nuova velocissima rete: è l’esempio dell’Inghilterra.

Tom Warren, reporter di The Verge, ha infatti avuto l’occasione di provarla: One Plus 7 Pro 5G alla mano, ha visitato le zone di Londra in cui la rete è disponibile, e ha condiviso con il web i sorprendenti risultati.

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I risultati della rete 5G

Come spiega Warren, attualmente il servizio è fornito dall’operatore telefonico EE, ma non copre tutto il territorio nazionale. Il 5G è infatti disponibile in zone limitate di alcune città come Edimburgo, Cardiff, Belfast, Birmingham, Manchester e Londra, città in cui Warren ha svolto i test, scegliendo aree soprattutto turistiche come St.Paul’s, Covent Garden, Soho e il London Bridge.

In queste aree Warren ha potuto quindi fare un paragone tra i 4G e il 5G, con risultati impressionanti. Gli Speed Test hanno infatti registrato velocità media di 200Mbps: un miglioramento di quasi 10 volte maggiore rispetto ai 25Mbps del 4G.

Oltre alla qualità, Warren ha sottolineato la stabilità della rete: la ricezione è infatti ottima anche camminando, senza doversi fermare in zone precise (nei pressi di Covent Garden la velocità avrebbe raggiunto i 510Mbps).

Buoni i risultati al chiuso, anche se molto dipende dalla zona: all’interno della stazione di Charing Cross la media è rimasta sui 200Mbps, per poi però scendere a 60 all’interno di un locale. Impressionanti, invece, i risultati in treno: garantiti i 200Mbps, schizzati alla velocità di 980Mbps in un momento in cui il convoglio si muoveva lentamente.

L’unica delusione: la velocità di upload, che invece non vede alcun miglioramento e rimane sui 33Mpbs.

Nonostante sia da tenere in conto che il 5G non sia ancora ampiamente utilizzato – e che quindi la scarsa utenza rispetto a quella del 4G influisca positivamente sulle prestazioni -, risultati del genere sono rilevanti per capire che cosa ci riserva il futuro della tecnologia.

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I benefici del 5G

A primo impatto, il 5G potrebbe non sembrare così rivoluzionario. Warren ha infatti dichiarato:

“Ovviamente tutto si carica più velocemente, ma sembra solo di star utilizzando una connessione WiFi molto buona. Il beneficio più pratico che ho notato subito è stato poter riprodurre contenuti 1440p HDR su Youtube e saltare istantaneamente da una parte all’altra del video”.

Tuttavia la velocità di caricamento è solo una piccola parte dei benefici che porterà il 5G: le vere applicazioni di questa tecnologia si avranno sì sullo streaming – possibile in qualità superiore al 4K -, ma anche sul gaming in cloud streaming e sulla realtà aumentata.

Senza considerare l’impiego in medicina e, soprattutto, nella chirurgia. È già nota infatti l’operazione mostrata al Mobile World Congress di Barcellona, dove alcuni chirurghi hanno operato a distanza un paziente tramite un robot proprio grazie alla connessione 5G. La rete infatti ha una latenza di soli 0.01 secondi, comparata con quella di 0.27 della rete wireless 4G: ciò consentirà ai medici di controllare bracci robotici e di condurre operazioni a distanza anche in quei luoghi in cui non ci sono specialisti.

La situazione in Italia

Il progetto 5G ha preso piede anche in Italia: dal 2017 sono in corso sperimentazioni pre-commerciali (condotte fino al 2021), e tutti i maggiori operatori come Fastweb, Iliad, Tim, Vodafone e Wind Tre hanno investito nella nuova tecnologia. Tuttavia il suo arrivo non è previsto a breve nel nostro paese, dove il 4G e le linee fisse lasciano a desiderare.

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Secondo SpeedTest, la velocità media nazionale italiana della rete mobile è di 32Mbps in download e di 12 in upload. La situazione migliora leggermente con le reti fisse, dove si raggiungono i 51Mbps in download e i 18 in upload. Ma proprio parlando di linea fissa si potrebbe fare molto di meglio, soprattutto se si guarda ad altri paesi come la Romania (130Mbps), la Francia (113Mbps) e la Spagna (110Mbps).

Nelle 10 città più grandi d’Italia la velocità media del 4G è superiore o comunque vicina alla media nazionale. Molto, però, dipende dalle zone: il nord Italia è generalmente la zona più rapida, con l’Emilia Romagna affermata come regione più veloce d’Italia. Le velocità minime vengono invece registrate nel sud, soprattutto in Basilicata e in Molise (22 Mbps).

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Il 3G, nel 2001, ha reso possibile inviare messaggi e navigare in internet. Nel 2008, con il 4G è avvenuta una rivoluzione nella comunicazione, aggiungendo ai messaggi immagini e video e costruendo quel sistema di comunicazione che oggi utilizziamo tutti i giorni. Che cosa ci porterà il 5G? Non resta che aspettare e vedere.

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