Dr Commodore
LIVE

Recensione Huawei P Smart 2019: un ottimo upgrade

Cari lettori, commodoriani  e non, oggi vi parliamo di Huawei P Smart 2019, uscito poche settimane fa. QUI trovate la recensione del vecchio P Smart.

Scheda tecnica

Dal punto di vista tecnico abbiamo un processore fresco: il Kirin 710, che garantisce delle ottime prestazioni, anche se abbinato a solo 3GB di RAM. Dimostrazione del fatto che, se il processore è gestito a dovere, tanta RAM potrebbe non essere così fondamentale. Troviamo poi 64GB di Memoria interna espandibile con Micro SD, e una batteria da 3400 mAh, ampiamente sufficiente per arrivare a fine giornata. Troviamo inoltre il jack da 3,5 mm per le cuffie e una doppia fotocamera posteriore.

Design, materiali ed ergonomia

Il design è minimale: back cover in plastica lucida (molto bella nonostante il materiale, anzi, di qualità molto alta e resistente) leggermente bombatina, con la fotocamera posteriore che sporge poco e il sensore d’impronte. Raccoglie un po’di ditate ma si pulisce facilmente. Il frame è unito alla scocca, troviamo il bilancere del volume, il tasto di accensione/spegnimento, il jack nella parte inferiore affiancato da (purtroppo) una porta Micro USB (ma supporta l’OTG) e il microfono principale. Frontalmente abbiamo il più grande passo avanti: anche Huawei adotta il notch a goccia ( quello che il buon Sgnoogle  chiama “Gotch“) e un display a tutto schermo. La maneggevolezza è ottima si tiene molto bene in mano e sembra molto resistente. Comodissimo da usare anche grazie alle gesture. Insomma, nonostante il “downgrade”da alluminio a plastica, P Smart 2019 ha un ottimo potenziale visto da fuori. Andiamo a vedere nel dettaglio come si è comportato durante questo periodo di utilizzo.

Software ed esperienza d’uso

Il software è la classica EMUI 9.1, praticamente un rifacimento della EMUI 8 ma basato su Android Pie. Ed è proprio Android Pie che questo telefono monta di serie, al momento della recensione aggiornato alle patch di sicurezza di gennaio 2019.
Reattività al top, nonostante i soli 3 GB di RAM. Il Kirin 710 si comporta molto bene e il telefono funziona bene in qualsiasi situazione. Non si surriscalda quasi mai ma ci sono dei piccoli lagghettini durante l’utilizzo normale, più che altro dovuti all’implementazione delle gesture di navigazione sulla EMUI 9: secondo me sono problemi di interfaccia, non del processore. La riprova l’ho avuta cambiando Launcher: installando Nova e settandolo come Launcher principale infatti non ho notato più lag o rallentamenti di qualsiasi tipo, segno che questa EMUI  9 ha ancora bisogno di essere sistemata. Niente che comprometta effettivamente l’utilizzo di tutti i giorni, lo smartphone va più che bene out-of -the-box. Ho trovato qualche bug durante l’utilizzo di Pokémon Go: per qualche ragione se si utilizza la fotocamera per la funzione foto AR , lo schermo diventa tutto nero e siamo costretti a uscire dall’app.
Niente di eccessivamente problematico ma lo segnalo comunque.

Display

Display di ottimo livello, sopra la media per la fascia di prezzo: LCD FullHD+ con una risoluzione di 2340 x 1080 in 19:9. Il display è vivido, brillante, eccellente sotto molti punti di vista. La definizione è molto alta e i colori sono ben riprodotti ma mai troppo saturi, davvero un ottimo display. La qualità del pannello è poi molto buona, molto oleofobico quindi non si riempie di ditate.

Audio

Audio mono dall’altoparlante sotto ma molto molto potente. La scocca in plastica bombata fa uscire come un effetto “cassa” che rende l’audio un po’ ovattato ma non perde di qualità. In vivavoce il volume è buono e l’audio in chiamata molto chiaro. Buono anche nell’utilizzo delle cuffie.

Connettività

Bluetooth 4.2, WiFI DualBand, supporto all’OTG, NFC e modalità di Proiezione Wireless. Insomma, completo di tutto, ottimo il comparto connettivo. La ricezione è di buon livello, mi son trovato sempre in 4G+ (Iliad) sia in grandi città che in periferia, con una stabilità del segnale davvero buona. Niente di cui lamentarmi! Un piccolo ma: il passaggio da Wi-Fi a cella è un po’lentino.

Fotocamera

La doppia fotocamera posteriore di questo Huawei P Smart 2019 rappresenta un passo avanti lato fotocamera per la fascia media del mercato. Il modulo è da 13 MP con apertura focale f/1.8 e una camera secondaria da solo 2MP per catturare la profondità. La qualità degli scatti con tanta luce è eccellente, le foto sono ricche di dettaglio e l’HDR lavora davvero molto bene. La camera è fornita anche di una funzione AI che con l’aggiornamento ad Android PIE risulta anche disattivabile in post produzione come sugli smartphone Honor. La sera o con poca luce le prestazioni del sensore calano ma ci viene in aiuto la modalità notte che aumenta la luminosità delle foto pur aumentando la quantità di rumore digitale.

La frontale è da 8 MP e non è eccezionale, direi appena sufficiente.

I video possono essere registrati fino a 4K e 30 FPS, quelli a 1080P a 60 FPS restano però i migliori. La stabilizzazione è buona e la qualità audio pure

Batteria

Con 3400 mAh il Kirin 710 fa miracoli: arriviamo al 30% di batteria residua alle 22:00 dopo una giornata veramente stressante. I consumi sono ben gestiti e non arriverete mai a fine giornata con la batteria agli sgoccioli eccetto durante l’uso intensivo della fotocamera che però vi porterà comunque a sera.

Conclusioni

Huawei P Smart 2019 è un ottimo smartphone, uno dei primi da tenere in considerazione questo nuovo anno, con un resistente corpo in plastica (che però sembra vetro), un’ottima fotocamera, un sistema fluido e stabile e un prezzo veramente concorrenziale: appena 190 euro su Amazon, un costo irrisorio per un telefono di questa qualità. Come al solito Huawei non delude e continua la sua scalata nel mercato proponendo dispositivi di tutti i tagli e di tutte le fasce di prezzo di qualità molto alta.

Articoli correlati

Federico Basanese

Federico Basanese

24 anni, Milano. Programmatore di giorno, appassionato di tecnologia di notte. Prediligo il mondo degli smartphone, trovandoli ormai un'estensone del corpo (preferisco scrollare facebook che il passare tempo con gli amici) e non più dei semplici strumenti. Mi emozionano tantissimo l'IoT e il sushi.

Condividi