Una produzione problematica
Non c’è dubbio che la produzione di Solo: A Star Wars Story abbia fatto discutere negli ultimi tempi. Il licenziamento di Phil Lord e Chris Miller ha lasciato tutti abbastanza perplessi. Sono numerose le indiscrezioni uscite riguardo l’accaduto, quelle più recenti, lasciano presagire il motivo per il quale la coppia di registi ha abbandonato il progetto.
Anche se la storia completa rimane abbastanza nebulosa, si ritiene che Lord e Miller siano stati cacciati per il loro stile basato sull’improvvisazione. Secondo la produzione, la loro visione dell’ultimo spin off di Star Wars era un po’ più comica di quello che dovrebbe essere. Inoltre sembra che i due direttori volessero impostare un’atmosfera alla Guardiani della Galassia, cercando di emulare, in un certo senso, il grande successo della Marvel. Viene spontaneo da chiedersi: Perché la produzione di Star Wars ha inizialmente ingaggiato i due, se poi non cercava il loro stile?
Dopo le divergenze creative di Lord e Miller con la Kennedy, le redini del progetto sono state prese dal Premio Oscar Ron Howard, il quale sembra aver rigirato gran parte delle scene.
Le prime impressioni sulla pellicola suggeriscono che Howard abbia cercato uno stile più classico, in grado di ricordare la trilogia originale di Star Wars. Un approccio totalmente differente rispetto i due registi precedenti.
Nonostante sia stata lasciata più libertà artistica per Rogue One, sembra che i produttori cercassero uno stile molto più classico per Solo. Voi che dite? Avreste preferito uno stile più comico sull’onda del successo dei Guardiani della Galassia?
Ricordiamo inoltre che Solo: A Star Wars Story uscirà nei cinema italiani il 23 maggio. Diretto da Ron Howard, il film racconterà le origini della canaglia più famosa del cinema, Han Solo. Fra i membri del cast annoveriamo Alden Ehrenreich (Han Solo), Donald Glover (Lando Calrissian), Joonas Suotamo (Chewbecca), Woody Harrelson (Garris Shrike), Emilia Clarke, Phoebe Waller-Bridge e Thandie Newton.
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