Dr Commodore
LIVE

6 motivi per cui Android è meglio di iOS

Ebbene sì! Noi di DrCommodore abbiamo deciso di prendere una posizione dura e decisa su una questione che ormai miete numerose vittime fra gli appassionati. La grande diatriba fra iOS e Android.

Dopo un lungo e attento studio da parte dei nostri più esperti e preparati tecnici, ci sentiamo finalmente in grado di chiudere definitivamente la diatriba fra i due sistemi operativi.

Android è nettamente superiore ad iOS!

(e non dimenticate di leggere le conclusioni e lo Stay Tuned al fondo)

Perchè?

Effettivamente dopo così tanti anni di lotte può venire da chiedersi come noi si faccia a dare un giudizio così definitivo. Ma non vi preoccupate, ora spieghiamo tutto!

Multiutente

Mettiamo il caso che l’azienda presso cui lavorate vi abbia dato il nuovo telefono aziendale. Ora poniamo il caso che il vostro adorabile cuginetto/nipotino/figlio, guardandovi con occhi che Bambi levati, vi chieda per favore di farlo giocare un po’ sopra.

Che fare? Con quale cuore potreste negare questo piccolo divertimento al povero pargolo? Ma d’altra parte chi vi assicura che quel bambinetto malefico, non appena entrato in possesso del dispositivo, non vi procuri un licenziamento immediato?

Abbassate gli occhi con fare dubbioso verso il vostro telefono e…

a) Gioia! Vi ricordate trattarsi di un telefono android! Con prontezza quindi dalla schermata di blocco fate lo switch verso un utente ospite. Il bimbo potrà quindi giocare tranquillo, mentre tutti i vostri dati sono al sicuro da un’altra parte. E una volta terminato potrete tranquillamente cancellare l’utente e liberare la memoria precedentemente occupata.

b) Azz, avete un iOS. Fatti vostri.

Android ormai da diverse versioni ha implementato la possibilità di avere più utenti su uno stesso dispositivo. Alcuni possono essere solo temporanei, come nell’esempio sopra, e potranno essere rapidamente eliminati una volta terminata la necessità. Altri invece possono essere utenti veri e propri, con account e applicazioni installate. Ad esempio è possibile avere un utente associato alla vostra mail di lavoro, con tutte le informazioni dell’ufficio sopra, e un altro utente con la vostra mail personale. In questo modo potrete tenere ermeticamente separate le due vite, quella lavorativa e quella privata. Certo, il prezzo da pagare è un po’ di memoria in più utilizzata, ma tutto sommato  ci sembra ancora abbastanza accettabile.

Non disturbare

Scriviamo queste righe ben consci che su iOS sia già presente una funzione “non disturbare”. Eppure la inseriamo lo stesso. Come mai? Semplice, perchè il funionamento su android di questa feature consente all’utente una programmazione molto più fine della funzione.

Facciamo un esempio.

Durante la settimana avete lezione, e quindi impostate il vostro dispositivo perchè dalle 8 all’una non emetta suoni. Arriva finalmente l’agognato weekend! Dovete organizzarvi per vedervi la sera con gli amici, eppure il vostro telefono resta muto e immobile per diverse ore lì sul tavolo mentre fate altro. Come è possibile? Dopo un po’ vi decidete a prenderlo in mano e a scrivere voi a quella manica di disorganizzati cronici che sono i vostri amici, perchè se non ci pensate voi, uscirete il mese prossimo. Accendete lo schermo dell’iPhone e… Sorpresa!

I vostri amici hanno passato la mattina a organizzare il tutto, chiamandovi diverse volte e bombardandovi di messaggi (su questo poi ci torniamo). Ma voi non ve ne siete accorti. I vostri amici vi hanno dato per morto e hanno deciso di andare senza di voi. E così addio alla visita al museo del babirussa impagliato che ci tenevate tanto a vedere.

Ma come è potuto succedere? Molto semplice. Su iOS il non disturbare è effettivamente programmabile, ma permette di impostare solo un intervallo orario in cui rimane attivo. Non è possibile scegliere più nel dettaglio in quali giorni o rispetto a quali determinati eventi farlo attivare. Cosa che invece Android nelle ultime versioni permette di fare. Nel menù sul non disturbare è infatti possibile impostare regole (anche più di una) che entrino in funzione a determinati orari in determinati giorni oppure all’avvenire di determinati eventi impostati sul calendario. Oltre ovviamente a poter decidere quali applicazioni siano silenziate durante il non disturbare e quali no, grazie a una selezione fattibile app per app.

Personalizzazione

Quante volte vi è capitato di guardarvi intorno e di sentirvi ineluttabilmente come parte di un grande gregge? Tutti vestiti uguali, che camminano nella stessa direzione, facendo la stessa cosa. A quel punto presi da sconforto avrete abbassato lo sguardo sul tuo telefono, per distrarre la vostra mente da questi pensieri.

a) Guardando la vostra personalissima schermata home, con le icone scelte da voi tra 42 diversi icon pack, le animazioni personalizzate del vostro launcher preferito, vi siete sentiti subito meglio, e avete proseguito per la vostra strada un po’ più allegri.

b) Abbassando lo sguardo sulla vostra griglia di applicazioni, perfettamente identica a quella di altri milioni di dispositivi, vi rendete conto che non c’è nulla che voi possiate fare per modificarla. Rimettete in tasca l’iPhone e iniziate a vagare alla ricerca di una corda.

Uno dei più grandi pregi di android è infatti la libertà pressochè assoluta di personalizzazione. Con le giuste conoscenze uno può modificare l’animazione di avvio, il colore principale del sistema, il font delle scritte. Oppure può più comodamente installare laucher alternativi a quello stock, icon pack e temi di substratum. Il tutto (spesso) senza spendere un centesimo! (Sono infatti tantissime le app di personalizzazione gratuite sul play store).

Con uno sforzo veramente ridotto e in pochi minuti potrete rendere la schermata del vostro smartphone unica al mondo, impostando quello che serve a voi perchè funzioni nel modo più comodo possibile. Su iOS invece avrete comunque numerose schermate, una uguale all’altra, magari piene di app che usate molto raramente ma che vi tocca comunque tenere a mezzo.

Open Source

È ormai qualche anno che avete il vostro telefono. Siete ben felici del dispositivo e non avete grosse disponibilità finanziarie. La scelta di cambiarlo è quindi l’ultima nella lista delle possibili soluzioni. Avete già provato a cancellare qualche applicazione, a liberare memoria in ogni modo. Avete persino fatto un reset di fabbrica. Ma non c’è stato niente da fare. Il telefono è inequivocabilmente rallentato. Che fare?

a) Dopo qualche ora passata su forum italiani o inglesi, scaricate la versione giusta del kernel, overclockate un po’ il processore e mettete una custom rom. In pochi semplici passaggi ora il vostro telefono è diventato come nuovo! Ha completamente cambiato volto! È di nuovo performante e il nuovo sistema installato ha molte features interessanti!

b) Vai all’Apple Store più vicino e compri l’ultimo modello di iPhone pagandolo un rene.

c) Vendi il tuo iPhone e finalmente ti compri uno smartphone Android!

Detto così sembra un qualcosa puramente da smanettoni, per gente che passa le serata a girovagare su forum dedicati etc… In realtà le operazioni di cui abbiamo parlato sopra sono abbastanza semplici e alla portata di tutti. Grazie alla sua natura Open, Android può essere sviluppato da chiunque ne abbia la voglia e la capacità, e non solo dalla casa madre. In questo modo è possibile trovare moltissimi sistemi con un grande numero di caratteristiche diverse per uno stesso smartphone. Senza contare che così è possibile aggiornare il telefono ben oltre la fine del supporto ufficiale da parte del produttore. (Ci sono telefoni del 2012 che sono aggiornati all’ultima versione di Android grazie a una community molto attiva!)

Inoltre c’è un altro elemento da tenere in considerazione. Ottenere i permessi di root su Android è una procedura legale e talvolta spinta direttamente dal produttore. Invece il jailbreak su iOS è illegale, nonché un processo abbastanza complesso mano a mano che si va avanti col tempo.

Condivisione

Sì lo sappiamo, è da sempre che se ne parla e alla fine è un argomento che annoia abbastanza. Però è sempre meglio ricordare certe cose.

Oltre all’ormai riconosciuto (e ormai forse anche inutile da menzionare) limite del bluetooth, abbiamo diverse opzioni di integrazione e condivisione con altri sistemi che su Apple non ritroviamo. Ad esempio il numero di passaggi necessari a condividere su facebook, telegram o instagram una foto. Ma in generale l’integrazione con altri sistemi che non sono proprietari Apple è abbastanza difficile!

Notifiche

Quanto è fastidioso quel gruppo su cui scrive troppa, decisamente troppa gente, ma che non si può silenziare perchè ogni tanto risulta utile seguire le conversazioni? Parecchio seccante vero?

Ecco, avete il vostro telefono in tasca. Inizia a vibrare a ripetizione. Dopo un po’, stufi di vedere la vostra gamba ballare il tip-tap, decidete di controllare cosa accidenti stanno scrivendo sul gruppo. Guardate le notifiche e…

a) In un comodo rettangolo sulla schermata di blocco, una scritta informa che sul gruppo prima o poi vi aspettano circa 300 messaggi da leggere. Con un colpo del dito fate sparire la notifica e tornate beatamente nel vostro mondo group-free.

b) Con orrore osservate decine, centinaia di singoli messaggi accavallarsi nelle notifiche. Ogni singolo messaggio proveniente dal temuto gruppo. Uno più inutile dell’altro. E fra buongiornissimi, kaffeee e gattini, scaglate il vostro melafonino fuori dalla finestra in preda ad una crisi di panico.

Infatti nonostante passino gli anni e gli aggiornamenti, su iOS le notifiche continuano ad essere visualizzate singolarmente per alcune applicazioni. Su android invece, specialmente da qualche versione a questa parte, le notifiche vengono raccolte e ordinate in comode categorie. Prima per contatto, poi per applicazione e infine, nelle versioni più recenti, anche per categoria.

Conclusioni

In queste poche righe vi abbiamo quindi dimostrato “l’indiscutibile”superiorità di Android, elencandovi una serie di funzioni di uso quotidiano. Oltre a ciò si deve poi anche considerare il prezzo a cui è possibile reperire dispositivi supportati dai due sistemi operativi. Su android è infatti disponibile un’ampia varietà di scelta fra produttori e fasce di prezzo. Su iOS… no.

Qui sono citati solo alcuni dei motivi per cui Android è meglio di iOS. Ma l’elenco è decisamente più lungo! A voi la palla ora! Vediamo quanti altri motivi riuscite a trovare!

Stay Tuned

Quella che avete letto fin’ora è solo una faccia della medaglia! State all’occhio, presto uscirà un altro articolo con la voce dell’altra campana, per par condicio! (Tanto la campagna elettorale è finita da poco!)

 

Per rimanere informati restate su DrCommodore e seguiteci sui nostri account Facebook ed Instagram, su Youtube, Telegram e sul nostro server Discord!

Articoli correlati

Dr Commodore

Dr Commodore

Sono Dr Commodore, servono altre presentazioni?

Condividi