Google rimane fedele ai suoi principi, anche se questo vuol dire rinunciare a un ottimo compenso. L’azienda di Montain View ha infatti deciso di non partecipare a una gara indetta dal Dipartimento della Difesa Americano per questioni etiche, rinunciando a 10 miliardi di dollari e un contratto decennale.
Il progetto JEDI
La gara, indetta a luglio dal Dipartimento della Difesa Americano, prevede la realizzazione del progetto JEDI (Joint Enterprise Defense Infrastructure). Il progetto richiede il trasferimento di un’enorme quantità di dati interni al Pentagono su un sistema di cloud sicuro e funzionante, ma non solo. Il vincitore dovrà anche sviluppare un’IA in grado di gestire ed elaborare le informazioni.
Le ragioni di Google
Google però ha deciso di tirarsi indietro, appellandosi a questioni etiche. Uno dei principi dell’azienda di Montain View è infatti proprio quello di non utilizzare le proprie intelligenze artificiali per le armi, come si può leggere sul blog di Google. L’azienda dichiara infatti che le IA non verranno utilizzate per armi o altre tecnologie il quale scopo principale o implementazione è di “causare o facilitare il ferimento di persone”.
Questioni che potrebbero, potenzialmente, essere chiamate in causa accettando il contratto. Elaborare le informazioni in possesso delle forze militari vorrebbe infatti dire creare un algoritmo che si occupi dello sviluppo di armi, ma anche dello sviluppo di strategie che comprendono il calcolo di potenziali perdite di civili.
La decisione è stata presa probabilmente anche a seguito delle proteste degli stessi dipendenti. Nei mesi scorsi infatti in 4000 hanno duramente protestato contro la collaborazione con Project Maven, che prevedeva lo sviluppo di IA per droni militari.
Ha quindi la strada spianata Amazon, unico candidato rimasto, che può inoltre vantare una vasta esperienza nel fornire servizi cloud.
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