Il confine tra intrattenimento e reato si fa sempre più sottile nell’epoca dei social, e la vicenda di Wolfie Kahletti, alias Charles Smith, ne è la prova più lampante. A 27 anni, il creator è passato dalla viralità su TikTok a una cella nel carcere della contea di Maricopa, Arizona, dove sconterà un anno per aver spruzzato insetticida su alimenti in vendita da Walmart. Il video, pubblicato a dicembre 2024 e poi rimosso, mostrava Smith mentre spruzzava gli insetticida Hot Shot Ultra Bed Bug e Flea Killer su banane, ortaggi e persino polli arrosto. Uno scherzo, secondo lui. Ma per le autorità non c’era niente da ridere.
L’episodio ha portato alla distruzione di circa 931 dollari in generi alimentari. Dopo essersi consegnato spontaneamente, Charles Smith ha ammesso di aver rubato lo spray e di aver contaminato volontariamente gli alimenti. Le accuse mosse dalla Procura della Contea di Maricopa sono state pesanti, con due capi d’imputazione per reati gravi tra cui manomissione alimentare e furto con scasso, oltre ad altri minori per danneggiamento e messa in pericolo.
Dopo una prima dichiarazione di innocenza, Charles Smith ha cambiato linea difensiva e, nell’aprile 2025, si è dichiarato colpevole. A giugno, il giudice ha pronunciato la sentenza definitiva condannandolo a un anno di carcere (con 136 giorni già scontati), tre anni di libertà vigilata e una chiara lezione su come l’irresponsabilità online non sia priva di conseguenze.
Il video di Wolfie Kahletti, che mostrava l’insetticida spruzzato sui prodotti alimentari di Walmart per poi pentirsi e cercare di rimediare buttando tutto, ha rapidamente fatto il giro del web, attirando l’attenzione non solo per la sua gravità, ma anche per la risposta della comunità. Su X, un post condiviso dall’utente CollinRugg ha rilanciato il caso evidenziando l’importanza di riconoscere i rischi legati a questi scherzi sui social, sottolineando come la viralità non possa giustificare comportamenti pericolosi e irresponsabili. Questo messaggio è diventato un monito forte contro l’idea che la popolarità online possa prescindere dal rispetto delle norme e della sicurezza pubblica.

Dalla viralità alla condanna: come ha reagito il web al comportamento del TikToker
Nonostante la popolarità guadagnata con contenuti shock e scherzi discutibili, Charles Smith ha trovato un limite invalicabile nella realtà, ovvero la salute pubblica. L’idea di tornare in negozio per “rimediare” non ha placato le conseguenze. Il danno era già fatto, e Walmart è stato costretto a gettare tutto il cibo contaminato. Nel comunicato ufficiale, la polizia di Mesa ha sottolineato il pericolo di atti irresponsabili mascherati da “scherzi”, non solo costituiscono crimini, ma mettono in pericolo la salute delle persone e causano perdite economiche reali.
Il caso non è isolato, ma rappresenta una tendenza crescente in cui le “challenge” o “prank” diventano via via più estreme per catturare attenzione e follower. Tuttavia, come dimostra la sentenza inflitta a Smith, la giustizia americana comincia a rispondere con fermezza a questi comportamenti, soprattutto quando coinvolgono il consumo pubblico e la sicurezza alimentare.
