Scossoni profondi stanno attraversando la galassia Xbox. Microsoft ha ufficializzato la cancellazione di Everwild, l’ambizioso e misterioso progetto firmato Rare il cui sviluppo andava avanti da quasi un decennio, anche se condizionato da numerose interruzioni e reboot. Le notizie arrivano in concomitanza con una serie di licenziamenti e una più ampia ristrutturazione interna, confermata da Matt Booty a VGC, responsabile di Xbox Game Studios, che ha parlato di una necessaria “riallocazione delle priorità” per affrontare i rapidi cambiamenti dell’industria videoludica.
Assieme alla triste notizia di un progetto tutto sommato interessante, un’altra ha colpito più a fondo. Gregg Mayles, colonna portante di Rare fin dal 1990, lascerà lo studio. Il suo addio, così come quello dell’executive producer Louise O’Connor, anche lei presente dai tempi di Conker’s Bad Fur Day su Nintendo 64, segna la fine simbolica di un’epoca per lo storico team britannico. Mayles, autore o direttore di classici come Donkey Kong Country, Banjo-Kazooie, Viva Piñata e Sea of Thieves, è stato parte integrante dell’identità Rare per oltre tre decenni. Con la sua uscita, restano pochissimi i veterani della Rare pre-acquisizione da parte di Microsoft, avvenuta nel 2002.

Everwild e il peso delle ambizioni incompiute
Everwild, che venne annunciato per la prima volta nel 2019 con una fascinosa estetica naturalista e misticheggiante, era avvolto da un’aura di mistero sin dal primo giorno. Un secondo trailer, mostrato nel 2020, rafforzò l’interesse del pubblico ma non chiarì le meccaniche di gioco, che a quanto pare hanno rappresentato un problema centrale nel suo sviluppo. Fonti interne parlano infatti di difficoltà nel trovare una direzione chiara per il progetto, nonostante il tentativo di reboot in tempi recenti.
Secondo quanto trapelato (e anticipato in apertura di articolo), Everwild era in sviluppo da più di dieci anni, inclusa una lunga fase prototipale, ma non è mai riuscito a concretizzarsi in un’esperienza ludica ben definita. Una situazione frustrante sia per il team di sviluppo che per i vertici di Xbox, nonostante rassicurazioni periodiche, come quella rilasciata da Phil Spencer solo pochi mesi fa, sull’avanzamento dei lavori. Microsoft, con questa decisione, dimostra di voler razionalizzare la sua presenza nel mercato e direzionare le risorse su progetti con una visione più concreta e definita.
Le conseguenze però sono pesanti, in quanto queste chiusure, cancellazioni e licenziamenti sono un segnale forte delle difficoltà anche nei team più promettenti, e sul lato dei progetti lascia presagire un ridimensionamento significativo dell’offerta first-party nel breve termine. Per Rare si apre ora una fase delicata. Nonostante il continuo successo di Sea of Thieves, la perdita di figure iconiche e l’abbandono di uno dei progetti più attesi degli ultimi anni mettono lo studio davanti alla necessità di ridefinire la propria identità nel panorama Xbox, in un contesto globale sempre più competitivo e in evoluzione.
