La saga di Call of Duty prende una direzione inaspettata con Black Ops 7, rompendo la tradizione e sorprendendo i fan con un annuncio a sorpresa durante l’Xbox Games Showcase 2025. Meno di un anno dopo Black Ops 6, questo nuovo capitolo rappresenta una doppietta storica per la sottoserie sviluppata da Treyarch e Raven Software ed è la prima volta che due Black Ops vengono lanciati consecutivamente all’interno del ciclo di vita del franchise. Ma la vera svolta non è solo nel ritmo delle uscite, quanto nell’approccio narrativo e produttivo che punta sempre più in alto.
Ambientato nel 2035, oltre quarant’anni dopo gli eventi di Black Ops 6, Call of Duty: Black Ops 7 proietta la saga in un futuro martoriato da guerre psicologiche e manipolazione della paura. A confermare quanto la campagna e la storia, almeno a primo impatto, rappresentino il punto focale di questa nuova proposta, è la scelta di un cast di livello cinematografico del quale, grazie a quanto visto nel trailer e soprattutto all’esclusiva di Variety, adesso conosciamo alcuni degli interpreti.
Il protagonista, David Mason, torna in prima linea con il volto e la voce di Milo Ventimiglia (This Is Us, Heroes), affiancato da Kiernan Shipka (Chilling Adventures of Sabrina) nei panni di Emma Kagan, CEO della misteriosa organizzazione The Guild. A completare il trio di protagonisti c’è Michael Rooker, già noto ai fan per il suo ruolo iconico di Mike Harper in Black Ops 2, qui in ritorno trionfale. Secondo il marketing chief di Activision Tyler Bahl, si tratta di un cast pensato per “sorprendere e appassionare”, scelto per incarnare al meglio personaggi vecchi e nuovi in una trama che mescola memoria storica e visionarietà futuristica.

Il cambio di tradizione che vedremo in Black Ops 7
Nonostante l’attuale sciopero SAG-AFTRA che coinvolge i principali editori di videogiochi, incluso Activision, Black Ops 7 non rientra tra i titoli colpiti e il suo sviluppo procede senza intoppi. La narrazione si sposta dal conflitto fisico a quello mentale, in un mondo destabilizzato, dove la vera arma è la paura, sfruttata da un nemico invisibile che minaccia l’equilibrio globale. Treyarch e Raven Software definiscono questa iterazione come “la più allucinante mai creata“, un vero salto evolutivo per la serie, che esplora la guerra psicologica con una componente narrativa più immersiva, sostenuta da performance attoriali in motion capture dallo standard sempre più hollywoodiano.
“Abbiamo voluto fare qualcosa di diverso. Un po’ come un disco di Beyoncé che esce all’improvviso“, ha spiegato Bahl a Variety, raccontando il loro obiettivo di spiazzare e incuriosire con la rivelazione di Black Ops 2, evitando l’hype tradizionale per puntare tutto sull’effetto sorpresa. Il 2025 si preannuncia quindi come un anno cruciale per la saga, per cui l’attesa per il Black Ops 7 Direct di quest’estate, dove è prevista una rivelazione completa del gameplay e ulteriori dettagli sulla trama, diventa molto più ricca di aspettative e ci terrà col fiato sospeso.
Intanto, la curiosità è già alle stelle per scoprire chi darà voce e volto a Raul Menendez, visibile nell’ultimo, enigmatico frame del trailer. La sua figura iconica, da sempre legata all’indimenticabile performance di Kamar de los Reyes, assume ora un significato ancora più profondo. La scelta di riportare in scena Menendez, pur in un contesto di cast rinnovato, potrebbe essere anche un toccante modo per onorare l’eredità artistica di Kamar de los Reyes, scomparso prematuramente nel dicembre 2023. Sarà una sfida per Treyarch e Raven Software trovare l’equilibrio tra innovazione e rispetto per la storia del franchise, ma i presupposti per una campagna memorabile ci sono tutti.
