Il successo di Bleach, l’opera scritta e disegnata da Tite Kubo, passa anche per la sua serie animata, che nel corso degli anni ha ricevuto numerosi elogi e complimenti per le scene d’azione ricche di adrenalina e per gli scontri all’ultimo sangue ben trasposti dalla controparte cartacea. E anche le ultime due recenti stagioni, che toccano le vicende della saga della Guerra Millenaria, non sono da meno, anzi, addirittura la qualità sembra essere addirittura migliorata.
Dopo una saga ricca di pathos e frenesia come quella degli Arrancar (che presenta uno dei migliori antagonisti della serie) e quella più introspettiva e psicologica dei Fullbringer, l’ultima grande saga di Bleach è quella della Guerra Millenaria, dove il malvagio Yhwach lancia un massiccio attacco alla Soul Society assieme al suo esercito di Quincy, una razza soprannaturale che si credeva estinta. Seppur nel manga sia stata criticata (per l’eccessivo senso di rush che si percepiva), la sua trasposizione animata sta ricevendo elogi quasi all’unanimità.
Nell’episodio precedente, Rukia Kuchiki ha finalmente rilasciato il suo potente Bankai contro l’inquietante Quincy Äs Nödt, mentre quest’ultimo episodio (il settimo della seconda stagione della Guerra Millenaria) è stato incentrato sul Capitano dell’11esima Divisione del Gotei 13 Kenpachi Zaraki, che raggiunge un livello di forza mai visto prima finora dall’energico shinigami.
La soverchiante potenza di Kenpachi Zaraki
L’ultimo episodio si apre con Isane Kotetsu e Yachiru Kusajishi (l’inseparabile Luogotenente di Kenpachi) venire attaccate da Guenael Lee, un Quincy nemico, che però la vice Capitana dell’11esima Brigata respinge senza problemi. Si scopre però che Guenael Lee è solo una creazione di Gremmy Thoumeaux, lo Sternritter di designazione V – The Visionary: il suo potere gli permette di rendere reale qualunque cosa egli immagini.
Ma a difesa della sua Luogotenente arriva subito il Capitano Kenpachi Zaraki: sia il Capitano dell’11esima Divisione che il Quincy si reputano gli esseri più forti, e il loro è uno scontro ideale tra l’infinita immaginazione di Gremmy e la forza bruta di Kenpachi, quest’ultimo sempre limitato dalla sua benda che ne diminuisce la maggior parte del Reiryoku, in modo da prolungare lo scontro e divertirsi di più con un avversario forte.
Nonostante i trucchi e il potere del Quincy, il Capitano dell’11esima Divisione incassa bene i colpi di Gremmy, e per poco non riesce a infliggergli un colpo fatale. Lo Sternritter allora decide di sfruttare appieno il potere di The Visionary: con la forza dell’immaginazione, proietta nel mondo reale un enorme meteorite che, secondo la sua idea, è in grado di distruggere l’intero Seiretei, con Gremmy unico sopravvissuto. Ma Kenpachi, sempre con la sua solita nonchalanche, rilascia finalmente lo Shikai di Nozarashi, la sua Zanpakuto.
La Zanpakuto, da lama logora e smussata quale sembrava, diventa un’imponente ascia/mannaia da guerra dopo il comando “Bevi“. Con un singolo colpo, Kenpachi Zaraki disintegra il meteorite, a dimostrazione della sua forza soverchiante. Gremmy viene poi sconfitto dalla paura che prova in quel momento per il Capitano, che si materializza sotto forma di gravi ferite che pongono fine alla vita del Quincy.