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Hacker prendono il controllo di un satellite: lo usano per trasmettere film sull’hacking

Un gruppo di ricercatori ed esperti hacker è stato capace di prendere il controllo di un satellite “decommissionato” e in dirittura d’arrivo per “l’orbita-cimitero” dove i satelliti vengono solitamente mandati per “morire”. Per quale scopo, vi chiederete? Beh, per trasmettere conferenze di dibattito sull’hacking, e film inerenti queste figure.

Karl Koscher, uno dei membri del gruppo di appassionati di hacking “Shadytel“, ha spiegato a Las Vegas durante la conferenza sull’hacking DEF CON in che modo egli sia riuscito, insieme ai suoi amici, a trasmettere in streaming da un satellite nell’orbita geostazionaria, a ben 35,768 chilometri dalla superficie del pianeta.

Nel corso della discussione, Koscher ha affermato come essi siano riusciti ad accedere ad una struttura di uplink inutilizzata, un piccolo capannone con l’hardware necessario per connettersi al satellite, il quale ha così permesso loro di trasmettere segnali al satellite dimesso.

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La tattica degli hacker per streammere roba sugli hacker

Koscher afferma però di aver avuto la licenza per utilizzare l’uplink, e anche un contratto di locazione sul transponder del satellite, che sarebbe l’unità che apre un canale tra l’antenna ricevente e quella trasmittente. E alla domanda “cosa ci fa un hacker con un satellite?” Koscher risponde “ci si diverte un po’”. Hanno avuto l’opportunità di usare un satellite che stava per diventare inutilizzato, e anche la capacità d’inserirvi il loro contenuto al suo interno.

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Quest’abilità è stata quindi usata per riprodurre in streaming i dibattiti alla conferenza di San Diego ToorCon dell’anno scorso, e durante la notte hanno anche streammato dei film classici sull’hacking, come WarGames. In aggiunta, visto che avevano della larghezza di banda aggiuntiva, non solo erano capaci di trasmettere in streaming, ma avevano anche un canale collegato a un “bridge” per le conferenze telefoniche. In pratica, c’era un numero da poter chiamare per trasmettere la propria voce in America e altrove.

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Gli hacker hanno utilizzato il satellite Anik F1R, che ha raggiunto la sua “fine vitale” nel 2020 e per questo si è spostato nell’orbita del cimitero, una delle più distanti. Per questa ragione il satellite era in stato di abbandono, e quindi potenzialmente utilizzabile da chiunque fosse stato in grado di connettersi ad esso. Visto che avevano già accesso alla struttura di uplink, l’hardware di cui gli hacker hanno avuto bisogno era solo Hack RF, una radio definita da software.

Tutta questa storia è inoltre stata fonte d’interessanti insegnamenti: un esempio è come abbia portato a far capire il modo in cui funziona la trasmissione satellitare: questi macchinari, infatti, riflettono semplicemente qualunque segnale inviato ad essi, senza necessitare alcun genere di autenticazione.

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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